EXPO – SI CHIUDE CON IL RECORD DI OLTRE 21,5 MLN DI VISITATORI IN 6 MESI. MATTARELLA: “SFIDA VINTA, DA OGGI INIZIA UN NUOVO IMPEGNO CIVICO”

Con oltre 21,5 milioni di visitatori (tra cui capi di stato, vip, artisti, ecc.), dopo sei mesi chiude con un bilancio e dir poco trionfale l’Esposizione Universale di Milano. Immancabile il Twitter di circostanza di Matteo Renzi: “È stato bello crederci, grazie a tutti, Viva l’Italia”. Entrando invece nel ‘live’ di questo ultimo giorno dell’Expo, all’interno dell’Open Air Theatre, affollato cinquemila invitati, si è tenuto la prestigiosa ‘passerella’ di quanti hanno tenuto a testimoniare il successo di questo storico evento milanese. “La giornata di oggi non è un addio ma un passaggio. E’ l’inizio di un nuovo impegno civico – ha tenuto a sottolineare Sergio Mattarella, presidente della Repubblica – È per me un onore, oltre che una grande soddisfazione, concludere dopo un cammino così proficuo l’Esposizione universale 2015, che Milano e l’Italia hanno progettato, realizzato e offerto al mondo intero come un ponte verso il futuro. Un futuro che vogliamo migliore per l’umanità e per la nostra Madre terra. L’Esposizione – ha aggiunto il Presidente – ci lascia una importante eredità, frutto del confronto che è riuscita a promuovere e delle speranze che ha messo in campo. La giornata di oggi non è un addio ma un passaggio. E’ l’inizio di un nuovo impegno civico. La sfida di Expo non è stata vinta da qualcuno contro qualcun altro. E’ stata vinta da un’Italia che, quando si unisce in un impegno comune, evitando che le naturali diversità producano eccessi di antagonismo, sa esprimere grandi doti e mostrare al mondo le sue originali qualità. C’è una grande domanda di Italia. Di bellezza italiana, di cultura italiana, di gusto italiano. E’ bene impegnarsi – ha quindi aggiunto Mattarella – per appagare questa attesa che si rinnova, affinando sempre più le nostre vocazioni, a partire da quella europea. L’Expo ci ha dato una prova ulteriore di quanto grandi siano le cose che ci uniscono, superiori a quelle che legittimamente ci separano. Il nostro dibattito pubblico, per essere maturo e riconquistare credibilità e fiducia, non può oscurare le sinergie e i terreni di convergenza, pena un generale impoverimento. L’Italia vince – ha concluso – se è consapevole del valore della sua unità, se è capace di sanare le fratture anziché approfondirle. L’esposizione universale per il nostro Paese è stata una grande opportunità, sin dal giorno in cui la candidatura italiana è stata concepita. Possiamo dire serenamente che la sfida, rivolta prima di tutto a noi stessi, è stata vinta. Grazie Commissario Sala per il suo lavoro. Mentre già si guarda alla prossima Esposizione di Dubai del 2020, alla quale rivolgo ogni augurio di un esito positivo, una nuova prova comincia per noi domani. Riguarda l’utilizzo di quest’area, il sito di Expo. Confido in una scelta saggia, che andrà a beneficio di Milano, della Lombardia e dell’intero Paese”. Dal canto suo il sindaco di Milano, Pisapia ha voluto sottolineare che “Milano non si ferma, quanto fatto non andrà perduto perché si tratta di una sferzata di energia per nuovi traguardi. Oggi tutti insieme salutiamo Expo e Milano saluta il mondo con l’orgoglio di aver dimostrato di cosa è capace l’Italia quando fa squadra”.  Il presidente della Regione Lombardia, Maroni, oltre che ad esaltare la città e la conclusione di un progetto ambizioso e confermato dai fatti, ha evidenziato “un successo pieno ogni oltre aspettativa. Oggi c’è euforia, orgoglio e soddisfazione per aver vinto questa sfida. Ci siamo riusciti tutti insieme: Milano, la Lombardia e l’Italia intera ce l’hanno fatta. In questi sei mesi abbiamo dimostrato di saper pensare in grande, di saper dare forma concreta alle nostre idee in un progetto il cui valore resterà nel tempo. Possiamo dire che Expo 2015 ha nutrito il futuro: abbiamo fatto leva sulle nostre tante eccellenze, sulla nostra grande voglia di rimboccarci le maniche per dare lustro al nostro Paese, sulla capacità tutta lombarda di saper fare squadra davanti alle sfide più difficili. Il risultato è un successo pieno e – ha aggiunto il governatore – oltre ogni aspettativa”. “Leggere che le esportazioni dell’agroalimentare italiano sono in netta crescita, che secondo l’Istat la fiducia è ai massimi da 13 anni, che Bei parla di sorpresa Italia, che Fondo monetario internazionale e Bankitalia certificano che l’Italia è tornata a crescere, è di grande soddisfazione per tutti gli italiani – ha invece spiegato ilcommissario di Padiglione Italia e presidente della società Expo, Diana Bracco – Certo, è un merito del Governo e delle sue riforme a cui però l’Expo ha senz’altro dato una mano. L’Esposizione si è rivelata un vero driver di sviluppo – ha aggiunto Bracco – Grazie all’Expo, l’Italia della Grande Bellezza del passato, affascinante ma un po’ appannata, è tornata a essere il centro del mondo, il vero place to be, come scrisse profeticamente nel gennaio scorso il New York Times. Un Paese di nuovo “cool” e con una forte tensione verso il futuro, come testimoniano tutti gli indicatori della contemporaneità come i social network: i “clic” e gli elogi per l’Italia e l’Expo hanno invaso il web”. Per il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina “Il nostro impegno continua. L’anima di Expo, garantire cibo sano, sicuro e sufficiente al mondo intero e raggiungere l’obiettivo Fame zero al 2030 parte da qui, con la Carta di Milano, e ci dovrà vedere protagonisti ancora ogni giorno. Già nei prossimi giorni – ha quindi annunciato – il governo, qui a Milano insieme a Comune e Regione, presenterà le sue idee per il futuro di quest’area divenuta ormai un simbolo del paese”. Inoltre il ministro ha sottolineato come, per bellissima avventura “non sono serviti super eroi, ma la fatica e la passione di tante persone che hanno unito le forze, spesso in silenzio, e hanno dato il massimo. C’è anche in questo la forza di un saper fare italiano che io voglio riconoscere questa sera”, ha concluso Martina.

Max