’’Ai soggetti che, direttamente o mediante stabile organizzazione, effettuano le prestazioni di servizi’’, ora spetterà un credito d’imposta pari alla nuova aliquota del 6%, introdotta con l’emendamento. Come viene evidenziato, “A dover pagare il tributo saranno i soggetti non residenti, ’senza stabile organizzazione nel territorio dello Stato, che nel corso del semestre hanno effettuato più di 1.500 operazioni per un importo complessivo superiore a 1,5 milioni di euro”. Dunque, allo scopo di evitare una ’doppia imposizione’ alle imprese italiane che lavorano attraverso la rete, ecco la web tax con credito d’imposta. Così è stato disposto nella riformulazione dell’emendamento a firma di Massimo Mucchetti, che sarà inserito nel prossimo ddl bilancio.
M.