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Evan Peters: Io, un X-men un po’ eccentrico

Malgrado la giovane età è già una star. Nel suo curriculum infatti, accanto a cose di minor conto, si distinguono anche diverse cose di successo, come la fortunata serie tv americana ‘American Horror Story’ o, ancora più apprezzata, la serie tv ‘X-Men‘.
Formatosi in quel di San Louis attraverso “la tv, i film e le serie. Mi sedevo in poltrona, e guardavo tutto quello che veniva proposto per i ragazzi”, a 14 anni Evan Peters ha deciso che da grande il suo mestiere sarebbe stato quello di attore, quando “ho deciso di cercare di fare questo mestiere guardando un sacco di serie che avevano come protagonisti ragazzi della mia età. Film di teens americani. Dicevo a me stesso ‘voglio fare questo, posso farlo’”.
Ospite acclamatissimo di Giffoni, Peter spiazza subito tutti affermando di amare il cinema italiano e, malgrado la giovane età, cita ‘8 e 1/5’ di Fellini. Tuttavia, dicevamo, sono stati i super eroi a lanciarlo, forse perché, confessa, “quando ero piccolo avevo visto un film con Spiderman, forse degli anni settanta, ed è stato amore a prima vista, e quindi amo molto i supereroi, ed in genere tutte le serie del mondo dei comics“.
Però, confida Peters, diversamente non ha mai nutrito particolare passione per i fumetti di questo genere: “non sono mai stato un lettore assiduo. Anche se quando ho avuto il ruolo in ‘X-men’ – racconta divertito – sono uscito di corsa per comprare più fumetti possibile per capire il personaggio”.
Entrando poi nel ruolo squisitamente tecnico, Evan spiega che per la maggior parte dei casi tende a ricalcare quanto indicato dal copione cercando di non ‘influenzare’ più di tanto i personaggi recitati con il suo modo di essere. Poi però ammette che “un po’ eccentrico lo sono, diciamo che di mio c’è un 10%, ma quando faccio un personaggio cerco di fare in modo che la percentuale salga al 70-80%. Ad esempio – spiega – I personaggi di ‘American Horror Story’ sono in effetti troppo cupi, quindi cerchiamo di alleggerirli”, in ogni caso, aggiunge, “il più delle volte i personaggi delle cose che faccio non li ho scelti, a volte sono proposte che arrivano e devo farle quindi non c’è molto di mio“.
Max

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Di
Max Tamanti