(Adnkronos) – “Io penso per me, io non mi candido, ci tengo a continuare a fare il ministro”. Lo ha detto Matteo Salvini, vicepremier e ministro per le Infrastrutture, ospite di Quarta Repubblica, su Rete 4, con riferimento al tema della candidatura dei leader del centrodestra come capolista in Europa, al voto di giugno. Rispondendo, poi, a una domanda sul generale Vannacci come possibile candidato della Lega alle europee dice: “Vannacci in lista? A me piacerebbe, lui è un’altra delle vittime della sinistra radical chic”.
”E’ un errore non aver ancora affrontato fino in fondo una pace fiscale” dice il ministro Salvini. “Se non metti sul tavolo un stralcio totale, globale, generale e definitivo, chiudendo tutte le pendenze con l’Agenzia delle entrate, e poi anche chi sbaglia di un euro paga e va in galera, come negli Stati Uniti secondo me è stato un errore, perchè questo è il momento di una pace fiscale ed edilizia”.
“Dagli anni ’90, da Craxi, passando per Berlusconi, Renzi, che ci sia una parte di magistratura che vuole cambiare l’esito del voto degli italiani è evidente”. “La riforma della giustizia è urgente”, dice il leader della Lega. “Ogni giorno tre italiani vengono arrestati ingiustamente, la riforma della giustizia è una priorità”.
“Venerdì sarò interrogato, per la prima volta, sono tornato indietro ai tempi dell’Università, sto studiando decine e decine di pagine per ricostruire quanto successo – dice il ministro Salvini -, mi sto rileggendo tutti gli atti, vado lì serenamente, penso di essere l’unico ministro in Ue che va a processo perché ha fatto il suo dovere”.
“Mi tirano in ballo, una certa corrente di magistratura di sinistra, una certa stampa di sinistra, una certa politica di sinistra” ha detto Matteo Salvini sul caso Verdini. “Savoini e Luca Morisi sono stati sputtanati e archiviati, perché non c’era alcun reato. Se qualche giudice ce l’ha con me se la prenda con me, ma non tocchi chi mi è vicino, la mia compagna lasciatela lavorare”, aggiunge.
“Il fascismo non torna più, insieme al nazismo è stato sconfitto negli anni ’40, siamo in democrazia e ci resteremo” ha detto il ministro Salvini. “Cercano il fascista dove non c’è” conclude.