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Europa League – La vittoria della Roma contro i modesti finlandesi dell’HJK, ancora figlia di una serata luci e ombre

Dybala come re Mida e Belotti felice come un bambino che scarta i regali sotto l’albero di Natale per il suo primo goal in giallorosso.

Non ingannino queste due belle foto: la prima vittoria stagionale in Europa League della Roma (3-0 ai modesti finlandesi dell’HJK Helsinki) è stata ancora figlia di una serata luci e ombre che a fine partita ha visto un Mourinho non troppo contento con i suoi.

Rimarcando la mollezza generale del primo tempo (finito 0-0 e con gli avversari in 10’ dopo 12’ per un espulsione sacrosanta), lo scarso dinamismo e, soprattutto, la mancanza di cattiveria sotto porta (che chi scrive aveva già evidenziato al tecnico portoghese in sala stampa a Salerno), l’allenatore della Roma ha voluto allontanare pubblicamente quel virus del calcio fantasia (così l’ha definito a fine gara) capace di alimentare a colpi di tacco e tentativi di prodezze individuali, l’estetica a scapito dell’essenza.

Con l’aggiunta di difensori fallosi (Ibanez sostituito a fine pt per essere già ammonito) e distratti (l’Helsinki ha colpito un palo a portiere battuto e in inferiorità numerica sullo 0-0) i primi 45’ sono così scivolati nell’inerzia generale di un calcio ruminato e poco concreto.

Poi, dopo l’intervallo, si è finalmente accesa la luce con l’entrata in scena di Dybala che al primo pallone toccato ha portato la squadra in vantaggio con un bellissimo tiro da fuori area.

Il raddoppio ravvicinato e un po’ casuale di Pellegrini (su bella iniziativa personale del ritrovato Zaniolo) ha portato la gara sui binari tecnici pronosticati alla vigilia e da lì alla fine si è trattato di una sorta di allenamento a difesa schierata per i giallorossi. Con Cristante e Matic chiamati da Mourinho agli straordinari (ancora in campo dal 1’) e l’arrivo dell’Atalanta domenica a consigliare un basso dispendio di energie.

Proprio il big match di domenica darà risposte definitive su questo primo scorcio stagionale. Con la truppa di Gasperini non basterà la Roma vittoriosa di Europa League.

Ci vorranno concentrazione assoluta, schemi (occhio che la Dea gioca quest’anno un calcio meno aggressivo e più redditizio) e voglia di sacrificio negli interpreti (forse sarebbe un azzardo presentarsi con Zaniolo, Dybala, Pellegrini e Abraham tutti insieme) per ottenere quel risultato che consentirebbe alla Roma di godersi la sosta prima della trasferta a Milano con l’Inter.

Le pagelle di Roma- HJK Helsinki 3-0

Rui Patricio 6, Mancini 5,5, Ibanez 5,5 (dal 46’ Smalling 6), Vina 6 (dal 46’ Dybala 7), Karsdorp 6,  Cristante 5,5 (dal 64’ Camara 6), Matic 6,5, Spinazzola 6,5, Zaniolo 6,5 (dal 75’ Abraham sv), Pellegrini 6 (dal 69’ Bove sv), Belotti 6,5. Allenatore Mourinho 6,5

Claudio Fontanini

 

 

 

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Di
Max Tamanti