Fonseca per un attimo ha creduto nella rimonta, ha sperato nella finale. La Roma ha battuto il Manchester United ma alla fine in finale, come prevedibile, ci sono arrivati i Red Devils. Forti del 6-2 dell’andata, risultato quasi impossibile da rimontare. Eppure dopo i gol di Dzeko e Cristante che hanno ribaltato il vantaggio iniziale di Cavani, qualcosa aveva iniziato a muoversi.
La doppietta del Matador ha spento ogni speranza, il gol del giovane Zalewski, talento della Primavera giallorossa, ha regalato alla Roma una vittoria che quantomeno tira su il morale. E forse alimenta i rimpianti per la semifinale di andata consegnata agli inglesi nella mezzora di lucida follia del secondo tempo.
La qualificazione è stata compromessa nel secondo tempo a Manchester. Ma comunque credevo che fosse possibile arrivare in finale”, ha detto Fonseca nel post partita. Rivelando che in queste ore ha già sentito Mourinho, l’allenatore che dal prossimo anno prenderà il suo posto: “Ci siamo sentiti, lo conosco bene, ma non ha bisogno dei miei consigli. È stato molto corretto in questi giorni. Ci sono stati momenti difficili, ma sono sempre stato focalizzato nel mio lavoro e nel migliorare la squadra tuti i giorni. Era importante essere equilibrati, è il modo più facile per uscire dalla pressione di questi momenti”.
Sulla mancata qualificazione, compromessa dal secondo tempo di Manchester: “Senza quello poteva giocarsela per passare. Sì, è difficile da spiegare – dice Fonseca – Abbiamo perso la semifinale in 45’ minuti. Oggi abbiamo fatto una buona partita, il secondo tempo di Manchester è andato male. Credevo fosse possibile arrivare in finale nonostante l’avversario, lo abbiamo dimostrato ma abbiamo sbagliato quel secondo tempo. Era difficile fargli 4 gol, ne abbiamo segnati 3 e potevamo farne di più ma loro con poche occasioni sono riusciti a concretizzarle”.