Il cammino dell’Italia di pallanuoto, sia maschile che femminile, si interrompe ai quarti di finale degli europei di Budapest. La formazione maschile è stata sconfitta dal Montenegro per 10-8, mentre il Setterosa ha ceduto contro la Russia 13-7. Sfuma così il sogno degli atleti italiani di tornare a casa con una medaglia al collo.
Le partite
Il Setterosa era partito bene contro le terribili russe, riuscendo a tenere botta per tre quarti di partita. Forse la gara migliore giocata in questo europeo, dopo un girone in cui la squadra non aveva mai dimostrato le sue qualità. Alla lunga però la Russia ha dimostrato di essere più forte, micidiale nel terzo e il quarto tempo (gli ultimi), in cui ha piazzato un parziale di 7-2 che ha tagliato le speranze alle azzurre. Il punteggio finale è 13-7, forse troppo duro per quello che oggi si è visto in acqua.
Dopo l’argento ottenuto alle olimpiadi di Rio de Janeiro del 2016, il Setterosa non è più riuscito ad andare fino in fondo nelle competizioni internazionali giocate. E in estate ci saranno le Olimpiadi di Tokyo, la manifestazione più attesa da ogni sportivo. Alle azzurre servirà un altro spirito per andare avanti nella competizione. Ma prima dovrà passare per il torneo di qualificazione preolimpico che si terrà a Trieste (8-15 marzo), dove, data l’importanza, non sono ammessi cali di concentrazione.
Anche il Settebello è stato costretto ad arrendersi a un Montenegro che ha fatto la partita perfetta. Un incontro vibrante, giocato punto a punto fino all’inizio del quarto tempo, dopo che il campione montenegrino Ivovic ha trasformato il rigore del 10-7 che di fatto ha chiuso la partita.
Un vero peccato perché gli azzurri avevano dominato il girone di qualificazione e dimostrato di essere una grande squadra. Ma nelle partite da dentro o fuori tutto può succedere, soprattutto se lungo il proprio cammino si incontrano giocatori del calibro di Lazovic, Brguljan, Petkovic (top scorer del match con quattro reti) e Ivovic.
Ora toccherà al mister degli azzurri Sandro Campagna ricaricare le energie fisiche e mentali della squadra in vista di Tokyo 2020.
Mario Bonito