Mentre in Europa, ed altrove, andava in scena la grande festa per gli Azzurri sul tetto d’Europa, negli stessi momenti Maria van Kerkhove, responsabile del gruppo tecnico dell’Organizzazione mondiale della sanità per il Covid, twittava: “Dovrei divertirmi a guardare il contagio avvenire davanti ai miei occhi? La pandemia di #COVID19 non si sta prendendo una pausa stasera… #SARSCoV2 #DeltaVariant approfitterà di persone non vaccinate, in ambienti affollati, senza mascherine, che urlano/gridano/cantano. Devastante”.
Un post certo poco rassicurante ma, in realtà, l’allarme circa il pericolo contagi a seguito di festeggiamenti e caroselli ‘non protetti’, stato più volte ribadito in questi ultimi giorni.
D’altra parte, a ‘casa nostra’, è stato lo stesso sottosegretario alla Salute – solamente abbastanza ottimista e conciliante – ad avanzare delle remore rispetto alla baldoria notturna: “E’ bellissimo vedere le piazza piene però è chiaro che un numero crescente di contagi si osserverà come si è osservato in altri Paesi europei”.
Del resto Pierpaolo Sileri lo va ripetendo da diverse settimane: “Io credo che la variante Delta diventerà prevalente e accadrà, purtroppo, molto prima. Temo per fine mese 3-4 volte i contagi che si sono oggi”.
Riguardo agli allarmismi risuonati nelle ultime settimane, circa il rischio di nuove chiusure, il sottosegretario per il momento si dice tranquillo “al momento non vedo, con i numeri attuali, la necessità di un ritorno di alcune Regioni in zona gialla. Ad oggi non c’è questo rischio ma vediamo cosa accade nelle prossime settimane. Abbiamo numeri bassi e non vedo al momento neanche il ritorno di restrizioni”.
Max