In vista della loro riapertura, la Regione Lazio sta vagliando alcune proposte per stabilire le linee guida attraverso le quali disciplinare la riapertura di parrucchieri ed estetisti.
Adattarsi alla normativa comporterà spese aggiuntive
Purtroppo, come vedremo, come per tutte le categorie ‘al pubblico’, anche queste ultime dovranno adattarsi alle severe e giuste norme igieniche imposte dalla prevenzione, andando incontro ad altre spese aggiuntive rispetto a quelle che già da sole – specie dopo questo stop – tra bollette, tasse, affitto e personale, concorrono a demoralizzare ulteriormente i commercianti, sempre meno propensi a credere nella piccola imprenditoria.
Tuttavia bisogna invece stringere i denti e cercare di passare questo momento, per tornare ai tempi migliori. E perché no, anche confidando in un – al momento improbabile – aiuto da parte dello Stato.
Così cambierà il lavoro di parrucchieri ed estetiste
Come è ovvio che sia, le indicazioni primarie sono adattate all’emergenza sanitaria che stiamo vivendo, dunque per gli operatori, ad inizi turno – sempre con una nuova divisa – sarà obbligatoria la misurazione della temperatura; così come l’utilizzo della mascherina (anche da parte dei clienti) e dei guanti (che saranno cambiati per ogni cliente); quindi, per i trattamenti inferiori al metro di distanza, occhiali e visiera.
Le prestazioni avverranno solo previo appuntamento
Ed ancora, igienizzazione continua dei servizi e delle postazioni usate per ogni cliente; materiali assolutamente monouso (nei centri estetici in particolare).
Anche in questo caso, sia per le attività di estetica che per i parrucchieri, l’attività si svolgerà soltanto previo appuntamento; con un solo cliente per volta in area reception.
Max