Nonostante per molti andare al mare sia in questi ultimi giorni diventata già una pratica abbastanza diffusa, con l’entrata ufficiale dell’estate 2020 sono diverse le persone che si trovano a porsi una domanda cruciale, frutto della confusione, della preoccupazione e del timore del momento dovuto al coronavirus. Ovvero: per andare al mare serve la mascherina?
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Uno dei maggiori interrogativi di tanti italiani, specie quelli che non hanno modo e tempo di poter continuare a aggiornarsi a livello quotidiano su norme e divieti e obblighi e indicazioni per l’accesso agli stabilimenti balneari, è proprio questo: devo portare la mascherina oppure no quando vado in spiaggia?
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Per chi sta per andare al mare il dubbio è se indossare la mascherina oppure no. Secondo tutte le indicazioni nazionali, la mascherina è obbligatoria per chi scende in spiaggia fino ad arrivare all’ombrellone.
Una volta preso possesso del lettino la mascherina non serve più e l’abbronzatura sarà uguale a quella di tutti gli anni. Ma non finisce qui: se ci si vuole spostare, per andare al bar all’interno dello stabilimento, bisogna indossarla di nuovo.
Anche in acqua la mascherina non è indispensabile ogni volta che è assicurato il distanziamento di almeno un metro.
Quindi per andare al mare il punto è: mantenere la distanza di sicurezza con gli altri bagnanti.
I lidi balneari devono assicurare almeno 10 m2 per ogni ombrellone e lettini, sedie, sdraio e ogni altra struttura da spiaggia vanno posizionate ad almeno 1,5 m di distanza.
Ma attenzione a rispettare la distanza di sicurezza anche in acqua. Fare il bagno in mare si può ma senza creare assembramenti: almeno un metro dalla altre persone non conviventi e indossare la mascherina protettiva se gli spazi sono ridotti.
aggiornamento ore 3.10
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Andare al mare stando sulla spiaggia libera non è vietato ma è obbligatorio seguire delle regole che impediscano gli assembramenti di persone.
Spetta ai sindaci delle località balneari stabilire i criteri di accesso alle spiagge libere, quindi non si esclude la possibilità che possano esserci regole diverse a seconda del Comune.
La normativa nazionale prevede che “I sindaci e/o agli altri enti locali competenti a dover applicare ogni adeguata misura volta a garantire condizioni di riduzione dei rischi e, ove necessario, a definire attività di vigilanza sul rispetto delle misure da parte dei fruitori delle spiagge, a regolamentare gli accessi per consentire il distanziamento interpersonale, individuare le procedure di sanificazione delle attrezzature e delle aree comuni.”
aggiornamento ore 8.00
Questo implica che nella gran parte dei casi anche per accedere alla spiaggia libera si dovrà prenotare tramite App. Ma sarà proprio così? A guardare i primi giorni di mare e alla grande facilità tramite cui chiunque, in vari momenti della giornata, specie del weekend, hanno fatto accesso al mare, la situazione non sembra molto uniforme. Altro discorso è il comportamento dei bagnanti, che sembrano aver coscienza dei rischi assumendo prevenzioni e azioni di importante saggezza.
aggiornamento ore 10.41