Esplosione Arco di Travertino: “La giunta Marino ignora l’emergenza sicurezza”
Esplosione Arco di Travertino: “La giunta Marino ignora l’emergenza sicurezza”
Ancora da ricostruire la vicenda che ha portato l’incendio di un palazzo dell’Arco di Traventino. . Tuttavia sembra sia accertato un episodio criminoso che l’ha preceduta. Una rapina, avvenuta la notte stessa ai danni del bar situato al piano terreno di via Tuscolana 642. E un atto gravissimo, contro il quale esprimo la mia ferma condanna ha commentato la notizia Cinzia Pellegrino, referente capitolina del Dipartimento di Fdi-An dedicato alla tutela delle Vittime di violenza. Ciò che ha poi messo evidenza Pellegrino, è la necessità di commisurare la pena al reato commesso. “A prescindere dal dolo o meno, ritengo opportuno che, una volta identificati, i responsabili vengano processati per direttissima e venga inflitta loro una pena che tenga conto di tutte le aggravanti del caso: hanno causato diversi feriti, tredici famiglie hanno dovuto lasciare lappartamento cercando sistemazioni di fortuna, avrebbero potuto causare una strage. Anche Flavia Cerquoni, Consigliera di Fdi-An nel Municipio VII, ha commentato laccaduto. E oggi ancor più necessaria listituzione di una commissione dedicata alla sicurezza e alla legalità del territorio del VII municipio, sulla quale il Consiglio Municipale sarà chiamato ad esprimersi a settembre ha spiegato Cerquoni. Quello della sicurezza è un problema primario su tutto il territorio romano. Siamo costretti a convivere con situazioni di microcriminalità: spaccio, furti e rapine in strada ed allinterno delle attività commerciali sono ormai allordine del giorno. Si tratta di situazioni che, come in questo caso, rischiano di sfociare in atti ancor più gravi, se non drammatici valuta la Consigliera, che ricorda come se da tempo Fratelli dItalia-Alleanza Nazione denuncia la mancanza di sicurezza che regna nella Capitale al tempo stesso – la giunta Marino rimane sorda ed indifferente rispetto a ciò che accade, preferendo minimizzare e nascondere la polvere sotto il tappeto, anziché lavorare per ripristinare le condizioni di sicurezza, decoro e legalità.