Il ministro dell’Economia ricorda che ’’esistono già forme di flessibilità’’ nell’attuale normativa sulla previdenza con la possibilità di andare in pensione prima dell’età di vecchiaia avendo un numero elevato di anni di contribuzione e per chi è nel sistema di calcolo contributivo o misto. ’’Introdurre ulteriore flessibilità – ha detto Padoan – comporterebbe oneri rilevanti e strutturali’’. Inoltre, anche a fronte di penalizzazioni per chi decidesse di andare in pensione prima, gli oneri derivanti da maggiore flessibilità si ’’manifesterebbero nell’immediato’’ e avrebbero bisogno di coperture. Il Governo valuta la possibilità di mettere un campo un nuovo provvedimento di salvaguardia degli esodati ma avverte che ’’non ci sono certezze’’ sui risparmi del Fondo e che comunque è necessaria una esplicita disposizione normativa per utilizzarli, ha affermato il ministro Padoan. “Appare corretto che l’intervento sia finalizzato all’eliminazione della Tasi sia per i possessori sia per i detentori degli immobili, anche per evitare disparità trattamento tra i contribuenti”, ha detto Padoan al question time alla Camera rispondendo sulle misure per eliminare la Tasi sulla prima casa. Il governo “sta valutando il modo più efficace per ottenere ulteriori margini” di flessibilità Ue “sia per lo sforzo per le riforme strutturali sia come contributo agli investimenti”: così il ministro Padoan al question time alla Camera, sottolineando che il rapporto deficit/Pil “sarà al 2,6% nel 2015 e continuerà a scendere”.“Lo sforzo per sostenere il Sud deve essere intensificato” a partire da accelerazione e maggiore efficienza nell’uso dei fondi Ue insieme alla introduzione di “altri elementi” che però “non prefigurano un intervento straordinario per il Mezzogiorno”, ha detto Padoan spiegando che si sta lavorando su infrastrutture, a una “azione selettiva di politiche industriali” e su un “eventuale pacchetto di incentivi fiscali per sostenere investimenti e occupazione”.