Quando il dissenso e la contestazione per chi ha idee o concetti opposti vanno ben oltre i limiti dellaccettazione, si scade ovviamente nelloffesa gratuita e in invettive che nulla hanno a che vedere con una critica intellettualmente onesta e motivata. E accade così che un politico chiamato a rivestire un ruolo istituzionale, benché rodato dalle ingiurie delle opposte fazione che accompagnano il suo quotidiano, decida di replicare e legittimamente contestare la gravità di tale offese. “Secondo voi questa è libertà di espressione?”, ha sbottato stamane il presidente della Camera. Evidentemente (e giustamente), esasperata dai toni, attraverso un tweet ha deciso di postare un screenshot in cui da esempio delle volgarità gratuite tipo che riceve quotidianamente sui social network. Tutto accompagnato dall’hashtag ’No alla violenza sulle donne’. Come darle torto?
M.