Intanto l’idea che, diversamente da ‘La Corrida’ (che amplifica le ‘giocose’ velleità artistiche della gente comune), come abbiamo visto regala invece piacevoli ed ‘inediti’ artisti in età poi, cosa non da poco, un meccanismo che offre un’inaspettata seconda chanche a quanti non sono arrivati al successo più per un scherzo del destino che per demeriti artistici.
Dunque ‘funziona’ anzi, piace ‘The Voice Senior’, il talent musicale della Rai, condotto da Antonella Clerici.
Sulle 4 poltrone girevoli, i Carrisi (Al Bano e la figliola Jasmine), Clementino, D’Alessio, e la Bertè, giudici chiamati a premere il pulsante per formare un propria squadra di artisti con il ‘meglio’ offerto dalla puntata. E l’altra sera per questi quattro(+ una) simpatici artisti è stato un continuo girarsi. Tanta è stata infatti la bravura degli aspiranti partecipanti, da strappare puntuali e continua applausi anche da parte di chi seguiva lo show da casa. Questo perché, a sfidare per l’ennesima volta la sorte, si sono succeduti artisti credibilissimi che, come ha riconosciuto onestamente Al Bano, “dimostra quanta fortuna ci vuole per riuscire a fare di questo un lavoro”.
Sessantenni, ed oltre, oggi chi nonno e chi ‘votato’ alla serenità di boschi e riviere, i concorrenti ringraziano commossi.
Erminio Sinni, una vita per la musica
Fra tutti si fa notare soprattutto Erminio Sinni, grossetano ormai naturalizzato romano (classe 1961), che nella Capitale ha un nome in virtù delle tantissime serate di pianobar che ha regalato ai locali più ‘In’ della città. Ma Erminio (con una timbrica vocale che da Cocciante vira ‘senza difficoltà’ verso Baglioni), come tutti ha un suo passato professionale. Appena diplomatosi al conservatorio Pietro Mascagni di Livorno, si trasferisce subito nella Capitale, pronto a sfidare la sorte per fare della musica il suo lavoro.
Sinni scrive e molto bene, allaccia molte amicizie, collabora con una giovane Paola Turci. Acquisita la fiducia di una casa discografica riesce a portare ‘Tutti i cuori sensibili’ al Festival di Sanremo del 1989. Realizza dischi a continua a suonare nei locali, consolidando un largo seguito di pubblico. Partecipa al ‘Cantagiro’, e viene invitato ad esibirsi all’Ambasciata americana di Roma in onore di Frank Sinatra. Nel frattempo accresce il su giro di amicizie e collaborazioni.
Erminio Sinni, l’incontro con Riccardo Cocciante
Nel 1992 conosce Riccardo Cocciante, che lo produce per il Sanremo dell’anno dopo con ‘L’amore vero’. Al Festival non accade purtroppo granché, ma Erminio pubblica ‘Ossigeno’, un bellissimo disco che, grazie al singolo ‘E tu davanti a me’, attraverso le radio lo promuove anche nelle altre città italiane. Un brano che qualche anno dopo, diverrà il tema portante della telenovelas ‘Por Amor’, che soltanto in America Latina venderà qualcosa come oltre 800mila copie.
Un rapporto intenso quello dell’artista con l’America Latina dove, dopo aver incassato altri riconoscimenti grazie ai lavori eseguiti con Cocciante e Bizzarri, decide di trasferirsi per realizzare un nuovo 33 giri: ’11.167 km’, che poi è l’esatta distanza dal’Argentina dalla sua casa.
Erminio Sinni, la sua esecuzione a ‘The Voice’
Così anche per lui, venerdì sera, grazie a The Voice è giunto il momento del riscatto. Prima un’intensa ‘A mano a mano’ di Cocciante, con piano e voce. Poi, quando Gigi D’Alessio rivela di conoscerlo ‘di fama’ come artista, così come le sue canzoni, Erminio viene invitato a far ascoltare la bellissima ‘E tu davanti a me’, che conquista veramente tutti.
Per la cronaca è poi stata la Bertè ad aggiudicarselo nella sua squadra. Una scelta convinta quella della rocker che diviene poi commozione, quando Erminio gli confida che in passato ha lavorato come corista per Mimì…
Max