Ergastolano spara allimpazzata alcuni colpi di pistola nellospedale Vito Fazzi di Lecce
Panico nellospedale leccese, uomo, condannato recentemente allergastolo, sfugge alla sorveglianza di due guardie penitenziarie e rubando una pistola ad uno degli agenti spara improvvisamente dei colpi allinterno del reparto chirurgia dellospedale
Tre feriti tra cui grave un agente. Questo il bilancio di quanto accaduto nellospedale della provincia salentina dopo la sparatoria causata da un detenuto, Fabio Perrone, 42 anni, già condannato al carcere a vita per lomicidio del rom slavo Fatrmir Makovic e il tentato omicidio del figlio di soli sedici anni. Luomo si sarebbe trovato in ospedale, ovviamente scortato da due agenti della polizia penitenziaria di Lecce, per eseguire una visita strumentale. Egli, non appena libero dalle manette di sicurezza, non ha esitato un solo secondo per tentare la fuga. Il malvivente, infatti, ha immediatamente estratto una pistola dalla fondina di uno dei due agenti sparando una raffica di colpi. Il più grave ha causato il ferimento ad una gamba di una guardia posta sulla sorveglianza. Questultima, infatti, è stata ricoverata in ospedale proprio a causa del proiettile che da parte a parte gli ha perforato larto inferiore. I restanti due feriti, tra cui anche un visitatore sono lievi ma ancora scossi dallaccaduto. Successivamente alla sparatoria Perrone si è diretto verso il parcheggio dove dopo aver minacciato una donna, è riuscito a sottrarle lauto, una Toyota Yaris , dandosi infine alla fuga. Le forze di polizia hanno immediatamente organizzato vistosi posti di blocco in tutto il Salento, soprattutto nella zona del litorale a Nord di Lecce, frequentata in modo più continuo dallevaso. Inoltre gli investigatori, coordinati dal procuratore antimafia Antonio De Donno, ritengono che Perrone sia un esponente di spicco dellalta criminalità. Non a caso luomo, al momento del recente arresto era stato sorpreso in possesso con ancora la pistola di fabbricazione serba mediante la quale si era macchiato dellomicidio di Fatmir Makovic, 45enne slavo, residente in un campo rom di Lecce.