Nonostante l’inizio della tregua quasi 800 terroristi curdi dello Ypg hanno lasciato la zona di sicurezza al nord della Siria. Uno sconfinamento che ha portato alla reazione del presidente turco Erdogan, che ha minacciato la ripresa dell’attacco: “1.200-1.300 stanno rapidamente lasciando l’area. Stiamo seguendo i loro passi con attenzione, devono andarsene tutti altrimenti riprenderemo l’operazione in modo ancora più determinato”.
Ha aggiunto poi Erdogan prima di partire per Sochi dove oggi incontrerà il presidente russo Putin. Il motivo dell’incontro è cercare di capire se ci sono i margini per prolungare la tregua che scadrà oggi alle 22. Una tregua chiesta anche dal presidente francese Emmanuel Macron: “Non mi è giunta alcuna richiesta direttamente da Macron, che invece ha incontrato i terroristi. La Francia non è una nostra controparte in questo processo, sembra che Macron stia cercando di crearsi un ruolo in questo accordo”, ha concluso Erdogan.