Mentre le organizzazioni umanitarie attive nell’area a nord della Siria hanno denunciato – e documentato – che, diversamente dagli accordi presi, da parte della Turchia non c’è stata nessuna tregua, il numero uno di Ankara – come nulla fosse- è intervenuto rincarando la dose, ed ‘avvertendo’ che, dopo aver firmato un accordo in tal senso, se i miliziani curdi non procederanno a ritirarsi, la Turchia intensificherà l’offensiva.
Come ha riportato infatti l’agenzia di stampa governativa Anadolu, il presidente Recep Tayyip Erdogan ha affermato che “Se gli Usa non rispetteranno le promesse, dopo le 120 ore, la Turchia proseguirà con determinazione l’operazione. La questione della ‘zona sicura’ verrà risolta se gli Stati Uniti manterranno le promesse alla fine del periodo di 120 ore, martedì notte”. Il presidente ha sottolineato che “la Turchia non può dimenticare la lettera del 9 ottobre di Donald Trump”, in cui cercava di convincerlo a desistere dal lanciare l’offensiva contro i curdi. Come dire: ‘io ho seguito i tuoi consigli ma tu?’. Ma così non è stato…
Max