I farmaci per fluidificare il sangue usati per trattare le malattie cardiache potrebbero più che dimezzare i tassi di mortalità per Covid-19, secondo una nuova ricerca. Alcuni pazienti che soccombono al virus potenzialmente mortale sviluppano centinaia di piccoli coaguli nei loro polmoni, hanno dimostrato le autopsie.
Ora uno studio ha scoperto che l’eparina anticoagulante migliora notevolmente i risultati per i pazienti ospedalizzati, in particolare i più malati.
La terapia ha anche accelerato i tempi di recupero per coloro che non avevano bisogno di essere sottoposti a terapia intensiva, alleviando la pressione su medici e infermieri.
La scoperta pubblicata sul Journal of American College of Cardiology offre la speranza di un modo più efficace di prendersi cura dei malati gravi. Il professore senior Valentin Fuster, medico capo presso l’Ospedale Mount Sinai, ha dichiarato: “Questa ricerca dimostra che gli anticoagulanti assunti per via orale, sottocutanea o endovenosa possono svolgere un ruolo importante nella cura dei pazienti con Covid-19. Questi possono prevenire possibili eventi mortali associati al coronavirus, inclusi infarto, ictus ed embolia polmonare.”
Gli anticoagulanti comportano un rischio di sanguinamento interno. Ma la differenza in questi eventi tra quelli trattati con o senza di essi non era significativa. Il lavoro delinea un importante percorso terapeutico per i pazienti Covid-19, afferma il team del Centro Informatico COVID del Monte Sinai.
Fuster ha aggiunto: “L’uso di anticoagulanti dovrebbe essere preso in considerazione quando i pazienti vengono ricoverati in pronto soccorso e si sono rivelati positivi per Covid-19 per migliorare eventualmente i risultati. Tuttavia, ogni caso dovrebbe essere valutato su base individuale per tenere conto del potenziale rischio di sanguinamento“.
I farmaci sono comunemente usati per rallentare la coagulazione nei pazienti a rischio di infarto o ictus.
Precedenti ricerche presso la Icahn School of Medicine di Mount Sinai hanno identificato coaguli potenzialmente letali in molti pazienti ricoverati in ospedale a Covid-19. Questi possono interrompere l’afflusso di sangue, causando infarto o ictus.