Un farmaco diffusissimo come l’eparina potrebbe avere un ruolo per contrastare il coronavirus. La notizia arriva dalla Cina, dove ci sono evidenze sulla possibile efficacia del farmaco enoxaparina nel contrasto al virus Covid-19 che sta tenendo sotto scacco gli ospedali di tutto il mondo.
Si aprono così nuove possibilità e spazi per una ulteriore speranza di cura, in base ai risultati degli studi cinesi su questo tipo di medicinale.
I ricercatori cinesi hanno sperimentato che il virus SARS-CoV-2 sembra morire quando contrastato con alte dosi di enoxaparina sodica. Il farmaco è uno degli anticoagulanti più usati in ospedale per prevenire trombosi e embolia venosa.
Questa scoperta ha determinato l’avvio in Cina degli studi clinici, con la somministrazione del principio attivo ai pazienti con coronavirus, restituendo risultati entusiasmanti.
L’azienda leader nel mondo per il settore produttivo dell’eparina, la Hepalink Group, ha cominciato due trial clinici per approfondire la scoperta. In Italia, la Techdow, controllata in Italia di Hepalin, è in contatto con l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) per avviare anche nel nostro Paese una sperimentazione.
L’enoxaparina sodica è un’eparina a basso peso molecolare, con un’elevata efficacia antitrombotica. Viene utilizzata in particolare per gestire la tromboembolia venosa (TEV) soprattutto nei soggetti sottoposti a chirurgia o che rischiano la formazione di coaguli per la lunga costrizione a letto.
L’eparina era già utilizzata su pazienti affetti da Covid-19 in quanto non è trascurabile il rischio di trombosi nei polmoni per tali soggetti. Per questo motivo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) aveva già raccomandato l’uso di tale farmaco nella gestione delle infezioni respiratorie acute severe (SARS).
Adesso il farmaco potrebbe avere un’efficacia ancora maggiore, con la scoperta cinese che potrebbe agire direttamente in contrasto al coronavirus. L’agente patogeno infatti sembrerebbe legarsi all’eparina invece che alle cellule umane, questo perché la sua struttura molecolare è molto simile a quella della parete cellulare che solitamente viene attaccata dal virus.