Addio ad Enzo Lotti, uno dei protagonisti della florida stagione imprenditoriale degli anni ’60 italiani. L’imprenditore, noto per aver avviato la produzione del celebre stuzzicadenti Samurai, è morto dopo una breve malattia.
L’intuizione di Lotti con gli stuzzicadenti, come spesso accade, venne dal caso. Il fratello di Lotti nel 1965 incontra un collega giapponese (faceva il rappresentante di commercio), tale signor Tanaka. Il giapponese vuole provare a importare in Italia il legno dell’Hokkaido, di betulla, resistente ma tenero.
Quando si sono chiesti cosa si potesse fare con un simile legno, i fratelli Lotti ebbero l’intuizione degli stuzzicadenti. Sono nati così i celebri “Samurai“, che diventeranno presso leader del mercato.
Mentre prima erano fatti di legno di pioppo, lo stuzzicadenti di Enzo Lotti si impone anche all’estero, anche se la produzione resta a Mantova. L’azienda si chiama Sis e poi diventerà Sisma: nel 2015 il suo fatturato è di 57 milioni con il 21% di esportazione e 260 dipendenti.
Ma le invenzioni dell’azienda di Enzo Lotti non si fermarono lì: presto nacquero, mutuati da prodotti Usa, i bastoncini per l’igiene dell’orecchio, un oggetto sconosciuto in Italia, che i Lotti chiamano Cotoneve. Negli anni novanta poi arrivarono anche i dischetti per struccarsi.
Oggi Enzo Lotti saluta dopo una brillante carriera imprenditoriale, segno di un’Italia creativa e innovativa e che forse non c’è più.