Ancora un rogo nella Capitale, ed ancora una vittima.
Sembra incredibile a dirsi ma, nonostante viviamo un’epoca tutto sommato abbastanza ‘sicura’ sotto l’aspetto della prevenzione relativa alla sicurezza in casa, le cronache rivelano invece che l’incidente – ed il conseguente dramma – sono invece sempre in agguato.
Quello degli incendi poi è un tema purtroppo diffuso, complice, va detto, spesso l’incuranza di molti cittadini che, probabilmente per ‘risparmiare’, non si sono adeguati alle più elementari norme di sicurezza, come la semplice introduzione di un comune ‘salvavita’, che fa scattare l’interruttore generale di una casa, evitando così pericolose scariche elettriche e scintille in grado di innestare incendi..
Dal canto loro, oggi si sono ‘piegati’ persino i produttori di sigarette, spesso sotto la lente della ‘critica’ perché molti tabagisti – addormentatisi con la cicca accesa – ha poi innestato le fiamme incendiando prima lenzuola e materasso. E infatti le nuove sigarette, se non ‘alimentate’ dal tiro, automaticamente si spengono.
Stessa cosa i fornelli del gas moderni che, in caso di trasbordo di liquidi da una teglia od na pentola, si spengono interrompendo così in automatico l’uscita del gas.
Insomma, come detto, casualità e disgrazie a parte, oggi che un appartamento finisca in balia delle fiamme è una cosa ‘teoricamente’ rara. Tuttavia come dicevamo, la cronaca smentisce questa ‘certezza’ e, con cadenza impressionante, continua a raccontarci di case in fumo e, soprattutto, di vittime.
Ed oggi il ‘fattaccio’ si è ripetuto nella Capitale, precisamente nella zona dell’Auelio, in via Richelmy dove, in poco minuti, è arso un attico.
Come hanno poi spiegato gli stessi Vigili del fuoco attraverso un post su Twitter, “Intervento in corso per incendio di un’abitazione in via Agostino Richelmy, quartiere Aurelio: soccorse con l’autoscala dai vigili del fuoco alcune persone bloccate dal fumo, rinvenuto purtroppo all’interno dell’edificio il corpo privo di vita di un uomo”.
Al momento l’identità dello sfortunato, così come le cause esatte dell’origine delle fiamme, è ancora da scoprire. Saranno poi gli ingegneri dei pompieri a ricostruire le cause di questo rogo che non dimentichiamo, uccide già soltanto attraverso l’inalazione del fume denso ed acre sprigionato dalla combustione di mobili e suppellettili…
Max