(Adnkronos) – “Le nostre industrie che forniscono un servizio essenziale e indifferibile, quale il noleggio e la sanificazione della biancheria per le strutture alberghiere, garantendo qualità e sicurezza igienica
non riescono più a sostenere i rincari delle bollette di gas ed energia ed i costi delle materie prime. I numeri parlano chiaro: sono circa 30.000 mila i lavoratori (di cui il 65% donne) a rischio”. E’ quanto ha affermato il vice presidente di Assosistema Confindustria, Marco Marchetti alla conferenza stampa sul caro energia organizzato con Confindustria Alberghi su iniziativa del deputato Maria Teresa Baldini (Italia Viva) a cui ha partecipato anche il deputato Cosimo Ferri (Italia Viva).
“La situazione diventa decisamente drammatica – ha osservato -se si considerano i valori del 2019 rispetto ai quali, nelle rilevazioni di energia e gas si registrano aumenti, rispettivamente, del +500% e, addirittura, del +800% per il gas (8 volte il corrispettivo del 2019), con una ricaduta del +38% circa sui costi complessivi di servizio di una lavanderia industriale. Basti considerare che una media impresa che opera nel settore alberghiero nei primi tre mesi del 2022 per il solo gas ha avuto un incremento di costi di 300mila euro rispetto al 2019”.
Le lavanderie industriali che operano settore turistico a dicembre 2021 hanno subito un calo dell’attività dell’85%, con una previsione per questi primi 3 mesi del 2022 del -65%, ha ricordato Marchetti in base a un’analisi dell’Osservatorio del Centro Studi di Assosistema. “Ripercorrendo le conseguenze del periodo pandemico, i numeri parlano da soli: nel 2020 il settore delle lavanderie industriali per il turismo ha registrato una perdita di 395 milioni di euro di fatturato, mentre nel 2021 una perdita di 350 milioni di euro” ha concluso.