“Molta enfasi è stata posta sino ad oggi sul rinforzo della capacità del consumatore di compiere una scelta consapevole all’interno del mercato. Eppure, sarebbe sbagliato immaginare che lo sviluppo di un mercato al dettaglio efficiente possa avvenire interamente aumentando la capacità del consumatore di scegliere o di comprendere offerte e meccanismi di un settore che certo presenta innegabili specificità. Soprattutto è utile allargare l’attenzione dai comportamenti del consumatore a quelli delle imprese di vendita al dettaglio, superando l’idea che il mercato libero esista in una forma già compiuta e in qualche modo ‘ottimizzata’”. Ad affermarlo è il presidente dell’Arera, Stefano Besseghini nel corso della sua relazione annuale alla Camera sullo Stato di servizi e sull’attività svolta dall’Autorità.
Il recente rapporto di monitoraggio del mercato della vendita al dettaglio, pubblicato a luglio 2021, rileva il presidente dell’Authority, “ha portato alla luce diverse evidenze certamente utili per inquadrare il percorso, ma su due vorrei soffermarmi per qualche considerazione. La prima è quella per cui appare evidente che, nella maggiore parte dei casi, il cliente finale che passa al mercato libero scelga un’offerta economicamente meno vantaggiosa rispetto al servizio di maggior tutela anche se potenzialmente, pur in numero ridotto, esistano offerte più convenienti. Ciò emerge dall’analisi effettuata su un campione di clienti usciti dalla maggior tutela, nel periodo luglio 2020 – giugno 2021, considerando l’indicazione relativa al contratto sottoscritto con il nuovo fornitore e la stima della spesa dell’offerta, così come risultante nel momento della scelta nel Portale Offerte, il comparatore online per le offerte luce e gas di Arera”.
È inoltre emerso, sottolinea Besseghini, “che quasi tutti i contratti sottoscritti dai clienti che sono usciti dal servizio di maggior tutela sono a prezzo fisso, sottoscritti dopo essere stati contattati da un call center o da un agente di vendita e nella maggioranza dei casi presentano pochi servizi aggiuntivi, in generale non valutabili economicamente e quindi non considerati nel calcolo della spesa annua effettuata dal Portale Offerte, il comparatore online per le offerte luce e gas di Arera”.
La seconda considerazione, spiega ancora il presidente dell’Arera, “riguarda il Portale Offerte che non ha ancora un numero di utenti tale da poterlo considerare centrale nel processo di scelta. Appare quindi del tutto evidente che la scelta viene indotta nel cliente finale con strumenti di promozione e marketing che prescindono dalla semplice valutazione del prezzo della commodity”. Il regolatore, aggiunge Besseghini, “deve ovviamente qui interrogarsi sulle ragioni di una scelta non vantaggiosa a livello di prezzo, che potrebbe dare l’impressione di un consumatore non in grado di valutare correttamente il valore dell’energia (e quindi il prezzo) e quindi di difendersi dalle pressioni del mercato. In questo contesto l’Autorità ha avviato una serie di iniziative volte a rafforzare le tutele dei consumatori”.
Le principali novità, rileva, “riguardano l’introduzione di una scheda sintetica che riassume tutti gli elementi informativi propri dell’offerta commerciale (tra cui un codice unico identificativo dell’offerta che permetterà una più facile confrontabilità delle stesse) ed evidenzia non solo la spesa annua stimata dell’offerta ma prevede l’introduzione degli indicatori sintetici di prezzo, nuovi importanti elementi finalizzati alla comparazione tra le offerte”. Inoltre, nella fase contrattuale, sottolinea, “sono stati previsti ulteriori obblighi in ordine alle comunicazioni ai consumatori in caso di variazioni contrattuali unilaterali e di modifiche automatiche delle condizioni economiche che comportino una variazione dei corrispettivi unitari determinati dal venditore (per esempio, la scadenza o la riduzione di sconti, il passaggio da un prezzo fisso ad un prezzo variabile e viceversa, ecc.). Questo si è sostanziato nella revisione del Codice di condotta commerciale la cui applicazione è avvenuta per la parte precontrattuale dal 1° luglio scorso, mentre la parte contrattuale entrerà in vigore dal prossimo 1° ottobre”.
Infine, aggiunge, “è ormai finalmente in fase di conclusione il lungo iter per la costituzione dell’Elenco dei venditori di energia elettrica” che “porterà auspicabilmente a regolare il numero dei venditori attivi sul mercato (oggi centinaia e in continuo aumento), garantendo che le imprese autorizzate possiedano le caratteristiche dimensionali minime per operare in un settore in cui si richiedono consistenti impegni finanziari a garanzia delle forniture”.