(Adnkronos) – “In questo contesto di emergenza prosegue con attenzione il percorso verso il superamento delle tutele di prezzo per le famiglie. Traguardato il termine del regime di maggior tutela elettrico per le piccole imprese nel giugno 2021 (accompagnate verso il mercato libero con il servizio a tutele graduali di cui torneremo a parlare più avanti) le prossime tappe riguarderanno, sempre per la fine tutela nell’elettrico: a gennaio 2023 le microimprese e artigiani e a gennaio 2024 i domestici”. Ad affermarlo è Stefano Besseghini, il presidente dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente in occasione della relazione annuale dell’Arera.
“Un calendario (che per l’elettrico coinvolge circa 11,2 milioni di consumatori domestici e circa 1,7 milioni non domestici e per il gas circa 7 milioni di domestici) fissato dalle norme vigenti, ma che è divenuto anche un rinnovato impegno per il Paese, con il suo inserimento negli obiettivi del Pnrr”, rileva il presidente di Arera.
A gennaio 2023, aggiunge, “è prevista anche la fine della tutela per i domestici gas. Un passaggio meno complesso, stante l’assetto del servizio di tutela in questo settore, ma rispetto al quale Arera ha già più volte segnalato l’opportunità di un rinvio della data, al fine di rendere contestuale la fine dei servizi nei due settori. È probabile, infatti, che possa ingenerarsi confusione tra le diverse scadenze, creando spazi per una eccessiva pressione commerciale verso i consumatori”. Per il presidente di Arera “per il buon esito del processo di liberalizzazione, saranno essenziali le campagne di comunicazione con la partecipazione di tutte le istituzioni coinvolte e con una selezione accurata dei destinatari e dei messaggi”.