Emirati, si sblocca caso di Andrea Costantino: imprenditore tornato in Italia

(Adnkronos) – Si è sbloccata la vicenda dell’imprenditore Andrea Costantino, che era bloccato negli Emirati dopo essere stato rilasciato dal carcere nel paese del Golfo e che per mesi ha vissuto all’interno di una dependance della nostra ambasciata di Abu Dhabi. Costantino stamane è intervenuto in diretta a Radio Libertà. “Ringrazio Matteo Salvini, Vignali (Luigi, direttore generale per gli italiani all’estero della Farnesina, ndr) e l’ambasciatore (italiano a Abu Dhabi)”, ha dichiarato Costantino nel suo intervento, durante il quale ha anche tenuto a ringraziare “enormemente” tutti gli ascoltatori della radio che hanno chiamato e mandato messaggi durante questo periodo. 

Spiegando come ha lasciato gli Emirati, Costantino ha detto di essere riuscito a tornare in Italia grazie a un'”escamotage tecnico, una soluzione tecnica resa possibile grazie a Vignali (Luigi, direttore generale per gli italiani all’estero della Farnesina, ndr)”. Dopo aver ringraziato l’ambasciatore italiano negli Emirati, Lorenzo Fanara, Costantino ha precisato di essere atterrato a Milano stamane alle 6.55. “Quando sono sceso dall’aereo mi ha chiamato Vignali e mi ha detto: ‘Andrea bentornato, adesso chiamo il presidente della Repubblica e lo informo’ – ha affermato Costantino – Ieri Matteo nazionale (Salvini, ndr) mi ha scritto cinque minuti dopo (la notizia che sarebbe stato liberato, ndr) dicendomi: ‘ottima notizia, adesso brinderemo con rigoroso vino italiano'”. 

L’imprenditore italiano, nato a Milano il 14 settembre 1972, era stato arrestato con l’accusa di finanziamento del terrorismo in Yemen il 21 marzo scorso in un hotel di Dubai, dove soggiornava con la famiglia, dopo essere ritornato negli Emirati arabi uniti per rinnovare il visto di residenza in scadenza. Dopo essere stato rilasciato dal carcere di massima sicurezza di Al Wathba lo scorso maggio grazie alla mediazione della diplomazia italiana, il trader viveva in una dependance dell’ambasciata italiana perché le autorità emiratine gli avevano confiscato il passaporto impedendogli di lasciare il Paese.  

“Mi sono occupato personalmente della vicenda Costantino”, “stiamo facendo il possibile per una soluzione positiva”, aveva dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, il 13 dicembre davanti alle commissioni Esteri di Camera e Senato, riferendosi alla vicenda dell’imprenditore. “Non lasciamo solo nessun cittadino italiano”, aveva assicurato Tajani.