È passato un anno dalla morte del calciatore Emiliano Sala, tragicamente scomparso il 21 gennaio dell’anno scorso quando l’aereo Piper Malibu che lo trasportava da Nantes a Cardiff scomparve al largo di Alderney, prima che il suo corpo venisse scoperto tra i rottami della Manica quasi due settimane dopo.
La famiglia del defunto attaccante argentino ha rilasciato una dichiarazione in cui chiede alle autorità di accelerare l’inchiesta sulla sua morte. Le indagini sulle ragioni alla base della morte di Sala si sono rivelate inconcludenti, mentre il pilota David Ibbotson non è mai stato trovato.
L’avvocato della famiglia Sala, ha dichiarato: “La famiglia Sala osserverà l’anniversario della prematura scomparsa di Emiliano in privato, silenziosa contemplazione della loro perdita. La preoccupazione principale della famiglia rimane per il completamento dell’indagine, che abbia luogo al più presto possibile, in modo che possano finalmente conoscere la verità su ciò che è accaduto e garantire che nessuna famiglia debba subire una simile perdita prevenibile di una persona cara.”
Rapporti di tossicologia sul corpo di Sala hanno scoperto che era stato esposto ad alti livelli di monossido di carbonio, sebbene un post mortem avesse stabilito che la sua morte era stata causata da lesioni alla “testa e al tronco”. L’AAIB ritiene che probabilmente il pilota Ibbotson sia stato sottoposto a una simile esposizione al monossido, il che avrebbe potuto provocare sonnolenza o incoscienza.
Sala stava tornando nel Regno Unito dopo essere stato oggetto di un trasferimento da 15 milioni di sterline da Nantes a Cardiff City giorni prima.