Non essendo medici o chimici farmaceutici, non abbiamo le nozioni per poter ‘sentenziare’ in che misura, rispetto agi eventuali effetti collaterali conseguenti alla sua assunzione, un farmaco possa essere giudicato valido o meno. Certo è che, per logica, qualora quel farmaco – seppure in percentuali millesimali – dovesse comportare dei decessi, quanto meno ci fermeremmo a riflettere se sia o no il caso di distribuirlo.
Dunque, non conoscendo la ‘letteratura’ che vige a monte di certe logiche, ci atteniamo a quanto ci viene comunicato da chi ne sa più di noi.
Ema: “Sappiamo che gli attuali dati sono sbagliati, perché in continua evoluzione”
Ed oggi l’Ema, che da 48 ore continua a gettare acqua sul fuoco, in attesa di pronunciarsi sulla ‘presunta’ pericolosità degli effetti avversi legati all’inoculazione del vaccino AstraZeneca (lo farà al termine della specifica riunione convocata per mercoledì), poco fa ha affermato che, ad oggi, in tutta l’Europa, sono stati segnalati “30 eventi tromboembolici su circa 5 mln di vaccinati con il vaccino di AstraZeneca” ma, ha aggiunto Emer Cooke, direttrice esecutiva dell’Ema “sono dati che so essere sbagliati, perché sono in evoluzione, anche perché quando eventi simili vengono segnalati aumenta l’attenzione e quindi anche le segnalazioni, il che è positivo, perché aiuta a capire meglio l’incidenza di eventi simili”.
Ema: “Mercoledì i nostri esperti e tecnici si pronunceranno sugli eventi avversi verificatisi”
“I nostri esperti – ha tenuto a precisare la direttrice esecutiva dell’ente regolatori – si riuniscono anche oggi per analizzare dati e informazioni provenienti dai vari paesi e forniranno le proprie conclusioni giovedì in relazione ad eventi avversi che potrebbero essere associati alla somministrazione del farmaco”.
Come detto, “L’esito dell’analisi verrà comunicato probabilmente nel pomeriggio del 18 marzo”.
Max