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Elezioni Usa 2020, Trump contro Fauci. La Corte Suprema fa chiarezza sul voto per posta

Gli americani “sono stanchi di sentire Fauci e tutti questi idioti”. A dirlo è il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in una telefonata con Bill Stepien, capo del team elettorale, riportata dalla Cnn tramite una fonte. Bersaglio della chiamata Anthony Fauci, direttore dell’Istituto per le allergie e per le malattie infettive e membro della task force anti Covid-19 della Casa Bianca. “Un disastro” secondo il presidente, nonostante al virologo proprio ieri sia stato conferito il primo premio per leadership esemplare dall’Accademia nazionale di medicina. “La gente è stanca del Covid – ha proseguito Trump – io organizzo raduni enormi. Le persone vogliono essere lasciate in pace”.

Corte suprema dà l’ok a voti che arrivano entro tre giorni dall’election day

Mentre l’opinione pubblica è alle prese con la nomina alla Corte suprema di Amy Coney Barrett, giudice scelta da Trump per sostituire Ruth Bader Ginsburg (morta il 18 settembre), il massimo organo giudiziario Usa ha deciso che in Pennsylvania (Stato in bilico) i voti per posta, ricevuti entro tre giorni dal 3 novembre, verranno contati anche se privi di un timbro postale leggibile. Uno ‘schiaffo’ ai repubblicani – dicono gli esperti – che chiedevano fossero conteggiate solo le schede ricevute entro il giorno delle elezioni. A votare con i tre giudici liberal è stato il presidente della Corte John Roberts (conservatore). In tutto il Paese hanno già votato 28 milioni di americani.

Obama in campo per Biden

Come annunciato la settimana scorsa, Barack Obama, ex presidente degli Stati Uniti, domani scenderà in campo a fianco di Joe Biden, candidato dem in corsa alla Casa Bianca e suo ex vice. Obama sarà a Philadelphia, in Pennsylvania, per un comizio ristretto. Poi è atteso in Wisconsin, North Carolina e Florida, swing states fondamentali per la vittoria finale.

Mario Bonito