I principali esponenti repubblicani hanno deciso di seguire la retorica di Donald Trump di non riconoscere la vittoria di Joe Biden. Mitch McConnell, leader della maggioranza al Sernato, ha dato pieno sostegno a Trump. “Il presidente ha tutto il diritto – ha detto al Congresso – di esaminare le accuse e chiedere riconteggi secondo la legge e in particolare la Costituzione non dà alcun ruolo in questo processo alle ricche società mediatiche”. “Non facciamo nessuna lezione – ha proseguito rivolgendosi ai democratici – su come il presidente dovrebbe allegramente accettare i risultati dagli stessi personaggi che hanno trascorso questi quattro anni senza accettare la validità delle ultime elezioni e lo avrebbero rifatto in caso di sconfitta”. In questo primo intervento dal successo di Biden, McConnel ha inoltre celebrato gli ottimi risultati dei repubblicani alla Camera e al Senato, senza contestare la loro validità.
Al Congresso – riporta il New York Times – pochi senatori in privato condividono le parole di Trump, ma in pubblico evitano di contraddirlo. I suoi fedelissimi però, come Lindsey Graham, lo difendono con forza. “L’elezione non è finita – ha detto il senatore della South Carolina – fino a quando i voti non sono ricontati e le azioni legali risolte”. Per il momento solo tre senatori repubblicani si sono complimentati con il neoeletto presidente Joe Biden, tra cui Susan Collins del Maine e l’antitrumpiano Mitt Romney. “Credo – ha detto Romney nei giorni scorsi – che sia distruttivo per la democrazia parlare di frode e corruzione diffusa. Non ci sono prove in questa fase”.
Mario Bonito