Ieri Michelle Obama ha chiuso la prima giornata della Convention democratica. Ha parlato per una quindicina di minuti, collegata in video dalla sua casa di Washington D.C., sferrando un duro colpo al presidente Donald Trump. Con un discorso destinato a fare la storia di questa campagna elettorale, l’ex first lady si è rivolta direttamente ai cittadini senza fare proposte specifiche, ma ripercorrendo la storia recente degli Stati Uniti per convincere gli elettori a votare per Joe Biden.
“Lasciatemi essere il più onesta e chiara possible – ha detto in apertura Michelle – Donald Trump è il presidente sbagliato per il nostro Paese“. “Ha avuto molto tempo – ha proseguito – per dimostrare di essere in grado di fare il suo lavoro, ma non è chiaramente in grado. Non è in grado di affrontare questo momento. Semplicemente non può essere la persona di cui abbiamo bisogno per noi stessi”.
Soprattutto in questo periodo in cui “dobbiamo contare più di 160 mila morti, milioni di persone senza lavoro, milioni di famiglie che fanno fatica a procurare il cibo per i propri figli, che sono preoccupate perché non sanno se potranno mandare i bambini in scuole sicure”.
Ma “Trump è quello che è”, ha tuonato Michelle. “Per fare il presidente serve lucidità, competenze magistrali, ma anche sapere ascoltare, essere consapevoli che ciascuna delle 330 milioni di vite americane ha un valore”. Qualità, lascia intendere, che il tycoon non possiede.
Sul finale Michelle invita gli americani alla mobilitazione “con lo stesso entusiasmo, la stessa passione del 2008 e del 2012”, “come se la nostra vita dipendesse da questo”. “Non pensate che peggio di così non possa andare – ha commentato – Se Joe e Kamala non vinceranno, le cose andranno ancora peggio”.
Mario Bonito