Nel 2016 la candidata democratica alla Casa Bianca, Hillary Clinton, scelse come candidato vicepresidente Tim Kaine, senatore per lo Stato della Virginia. Una decisione piuttosto tradizionale, adottata dopo aver preso in considerazione Julian Castro, politico di origini messicane ed ex segretario della Casa e dello Sviluppo urbano durante il secondo mandato di Obama. “Clinton pensava che tutti fossero contro Donald Trump e che questo sarebbe stato sufficiente”, ha detto all’Associated Press Domingo Garcìa, capo del gruppo di attivisti per i diritti civili della lega dei cittadini latinoamericani uniti. La Clinton diede per scontato il voto dei latinos e non fece nulla per portarli alle urne. Il risultato? Non tutti votarono per lei e l’affluenza al voto fu molto bassa.
I latinos poi a livello elettorale non si comportano come la comunità afroamericana, che da sempre vota democratico con percentuali intorno al 90%, ma sono un gruppo molto eterogeneo. Alle midterm del 2018, ad esempio, il 29% votò per il partito repubblicano.
Joe Biden non deve commettere lo stesso errore se vuole vincere contro il tycoon. Non deve per forza scegliere un running mate di origini latine e neanche dare il loro voto per scontato. Se intende costruire una coalizione eterogenea e multigenerazionale dovrà saper raccogliere la sfida e includere i latinos nel dibattito politico. “Vorrei sapere se i latinoamericani sono considerati nella loro campagna elettorale”, ha detto Stephanie Valencia, gestore di un sito di sondaggi sulla politica latina.
Inoltre Biden non è un candidato particolarmente gradito ai latinos, che ricordano con sospetto le politiche di Obama nei loro confronti (Biden era vicepresidente). Alle primarie si sono schierati con Bernie Sanders, senatore del Vermont ed ex rivale di Biden nel partito. Una sfida tutta in salita per Joe. Dovrà creare lo stesso legame che ha con la comunità afroamericana. Più di 32 milioni di latinos potranno votare alle presidenziali e un non voto è un punto a favore di Trump. Soprattutto in Florida e Arizona dove il loro voto può risultare decisivo.
Per questo Biden ha preso in considerazione la possibilità di scegliere una candidata vicepresidente di origini latinoamericane. Dovrebbe essere, salvo soprese, una donna. Nella lista ci sono infatti anche Michelle Lujan Grisham, governatrice del New Mexico, e la senatrice del Nevada Catherine Cortez Masto, oltre alle più quotate Kamala Harris, Stacey Abrams ed Elizabeth Warren. Ma non basterà, e non sarà necessaria, una scelta in tal senso per convincerli. Bisognerà “scavare più a fondo e più lontano di un approccio che può sembrare ruffianeria”, ha detto la direttrice latina della campagna di Hillary Clinton, Lorella Praeli.
Mario Bonito