Home POLITICA POLITICA ITALIANA Elezioni Umbria, Pd: “scelta infelice”, M5s: “Esperimento fallito”

Elezioni Umbria, Pd: “scelta infelice”, M5s: “Esperimento fallito”

Il primo ad affrontare i microfoni dei cronisti è stato Nicola Zingaretti. Per lui non deve essere stato facile dover commentare una sconfitta umiliante che, al fianco di chi fino alla scorsa estate ‘ripudiava’ (ma ha che ha dovuto accettare ‘obtorto collo’), di fatto ha letteralmente demolito quella che per oltre 50 anni è stata una roccaforte della sinistra:  “La sconfitta dell’alleanza intorno a Vincenzo Bianconi è netta e conferma una tendenza negativa del centrosinistra consolidata in questi anni in molti grandi Comuni umbri che non si è riusciti a ribaltare. Il risultato intorno a Bianconi conferma, malgrado scissioni e disimpegni, il consenso delle forze che hanno dato vita all’alleanza – ha proseguito il segretario del Pd –  Ringrazio Vincenzo Bianconi per la sua generosità, per essersi messo a disposizione negli ultimi giorni utili e a tutti gli elettori e i militanti che si sono battuti in una condizione difficile se non drammatica in quella Regione”.

“Rifletteremo molto su questo voto e le scelte da fare”

Quindi, concludendo il suo intervento, Zingaretti ha assicurato che: “Ovviamente rifletteremo molto su questo voto e le scelte da fare, voto certo non aiutato dal caos di polemiche che ha accompagnato la manovra economica del Governo. Sicuramente anche se in una situazione difficile è stato giusto metterci la faccia e combattere. Organizzeremo l’opposizione in Consiglio Regionale e nella società per contrastare questa deriva“.

Il ‘mea culpa’ dei pentastellati su Facebook

Rispetto agli altri protagonisti di questa ‘epocale’ elezione regionale, sono stati gli ultimi a commentarne gli esiti, sebbene con lo spoglio ancora in corso. Ma non ho lo hanno fatto ‘fisicamente’, hanno scelto di affidare a Fb la loro analisi per un risultato che segna l’ennesima batosta elettorale a livello locale:  “Il patto civico per l’Umbria lo abbiamo sempre considerato un laboratorio, ma l’esperimento non ha funzionato. Abbiamo provato a dare a questa regione una alternativa che non prevedesse le solite dinamiche politiche, vista l’emergenza che sta attraversando  –  si legge nel lungo post –  Dalla formazione del primo esecutivo ci è stato subito chiaro che stare al Governo con un’altra forza politica – che sia la Lega o che sia il Pd – sacrifica il consenso del Movimento 5 Stelle“.

“Non ci interessa il consenso ma i fatti”

Quindi il M5s si lancia nell’auto-referenza, opponendo all’evidente non gradimento degli elettori, quanto fatto fino ad oggi: “Noi non siamo nati per inseguire il consenso, bensì per portare a casa i risultati, come il carcere per gli evasori di questa settimana e il taglio dei parlamentari della settimana precedente. Senza raggiungere il 51% imposto dalla legge elettorale, abbiamo avuto bisogno necessariamente di trovare altre forze politiche per governare. Continuiamo a lavorare umilmente, rispettando gli impegni e mettendoci al servizio”.

“Dobbiamo guardare oltre i due poli contrapposti”

Un discorso comprensibile ma poco in linea con il concetto ‘elettorale’ dove chi prende più voti comanda e decide. Oltretutto, proprio il M5s, che si è sempre definito ‘anti-casta’,  andando poi alle urne con gli ‘odiati nemici dem’, non ha per niente convinto gli elettori, che si sono regolati di conseguenza.  “Il Movimento nella sua storia non aveva mai provato una strada simile – cerca infatti di spiegare il post, quasi a ‘scusarsi’ –  E questa esperienza  testimonia che potremo davvero rappresentare la terza via solo guardando oltre i due poli contrapposti.  Facciamo prima di tutto i nostri migliori auguri di buon lavoro alla nuova presidente della Regione Umbria Donatella Tesei e ringraziamo Vincenzo Bianconi per il coraggio che ci ha messo e le energie spese in questo percorso. Un grande grazie va agli attivisti e ai volontari che ci hanno messo la faccia più di tutti, in questa campagna elettorale in cui abbiamo sempre saputo che vincere sarebbe stato difficile“.

Max