Elezioni, studenti: “Politici su Tik Tok? Non sanno usarlo, fanno ridere tutti, nessuno escluso”

(Adnkronos) – “La politica si ricorda ad un mese dalle elezioni che esistiamo, sbarcando su Tik tok con anziani che vogliono fare i giovani in modo pacchiano. Hanno capito che forse dovrebbero catturare il nostro interesse e lo fanno nel modo più sciocco per due ragioni: non sanno usare Tik tok e non basta usare Tik tok”. Luca Ianniello, responsabile nazionale della Rete degli studenti medi boccia a chiare lettere la discesa in campo delle forze politiche sul social network cinese: “Tik tok andrebbe messo in mano a persone che sanno usarlo, che ci sono cresciute dentro – osserva – Neanche i 25enni sono capaci di adoperarlo, figuriamoci una classe politica che andrebbe svecchiata”. Ancor più dura la neo coordinatrice nazionale eletta dell’Unione degli studenti, Bianca Degli Chiesa, che liquida in poche parole la questione: “Ci sembra una presa in giro. Noi abbiamo bisogno di politici che interloquiscano in incontri reali con le organizzazioni studentesche”. 

“Fanno sorridere tutti, nessuno escluso, per il modo che hanno di usare Tik tok: tentano di accattivare in modo forzato invece che per comunicare. E poi… non sembra che vogliano fare politica, cosa che invece a noi interesserebbe”, prosegue Ianniello. “Il post di Zan, che potrebbe anche avere un suo senso, è lungo e noioso; Salvini, che è stato il primo ad approdare sul social network, lancia proposte irricevibili da quel pubblico, come nel caso della leva. Ma il peggiore è Calenda – elenca il coordinatore della Rete degli studenti medi – che prova a fare il simpatico dicendo di avere la pancia e ci riesce malissimo. O Renzi che si prende in giro da solo”. E il migliore? “Non c’è in questa classifica: Berlusconi fa ridere, è più divertente. Ma non so se questo sia un merito in politica, perché è un meme, una vignetta di se stesso…Con quel fondotinta e quelle barzellette che su Tik tok non funzionano”. 

Ad intervenire sul social network cinese tra i video elettorali è Patrick Facciolo, formatore sui temi del Public Speaking e della comunicazione efficace, che in due parole commenta: “Tutto sbagliato”. “Berlusconi da il ‘benvenuto’ sul suo canale Tik tok? Scegliendo questa parola dimostra di non conoscerlo. Non siamo noi che entriamo nel canale di Berlusconi ma il feed di Tik tok che propone dei contenuti agli utenti, quindi noi capitiamo sul video del leader di Forza Italia. E’ lui che entra nel nostro cellulare, siamo noi a darglielo il benvenuto – spiega – Calenda vuole descrivere chi siamo? E’ come se avessimo un nuovo vicino di casa che ci vuole raccontare come è fatto il nostro quartiere. Non funziona – scandisce l’esperto – Il punto è raccontami di te come tenta Renzi che invece fa tecnicamente la scelta corretta, descrive chi è lui”. Ciò non toglie che “devono smetterla con il paternalismo. Voler dire chi siete voi è la cosa più avversativa che in politica si possa fare”,conclude. Tanto che tra i commenti ai video elettorali spicca su Tik tok un: “Niente, avevo abbandonato Facebook, ora me ne dovrò andare anche da qui”. (di Roberta Lanzara)