Le elezioni in Spagna le vincono i socialisti di Pedro Sanchez, anche se da qui a far fruttare la vittoria il percorso sarà lungo e difficile. Il Psoe non ha la maggioranza in Parlamento neanche se unito alle altre forze di sinistra: questo vuol dire che dovrà andare a caccia di voti, probabilmente dagli indipendentisti con i catalani in prima fila. Le prospettive di formazione del governo piuttosto complicate però non impediscono a Pedro Sanchez di gioire per la vittoria. “Il partito socialista ha vinto le elezioni generali in Spagna – ha affermato il leader spagnolo – e con queste ha vinto il futuro. E ha perso il passato”. Queste le prime parole da vincente alle elezioni. “Abbiamo mandato un messaggio allEuropa e al resto del mondo. Si può vincere lautoritarismo e linvoluzione”.
Elezioni Spagna, esulta anche Vox
Nel discorso che Sanchez ha intrapreso allindomani della vittoria alle elezioni in Spagna con il Psoe, cè spazio anche per qualche indicazione sul futuro.”Formeremo un governo pro europeo” ha detto Sanchez, mentre i sostenitori hanno urlato il motto “Sì, se puede” sulla falsariga dello Yes we Can di Barack Obama. Sulle alleanze, Sanchez potrà contare sicuramente su Podemos, che ha subito aperto a un governo in coalizione con lo Psoe. Rivera (Cs) invece vuole la leadership della coalizione, invece, desideroso di monetizzare la débacle del Partito popolare. Ma ancora più a destra esulta anche Vox, che raggiunge il 10 % dopo lo 0,2 % di tre anni fa ed entra in Parlamento per la prima volta. “Possiamo dire a tutta la Spagna che Vox è qui per rimanerci” ha tuonato il capo politico Santiago Abascal. Desiderosa di parlare in Parlamento “con fermezza e determinazione di unità della nazione e di libertà e uguaglianza di tutti gli spagnoli” la presidente di Vox a Madrid, Rocìo Monasterio, commentando lo storico risultato e ringraziando tutti gli attivisti del movimento di estrema destra.