Imprese edili, società attive nel settore della ristorazione, candidati della lista civica, parlamentari (romani e non) del Movimento 5 Stelle. Questi alcuni dei finanziatori della campagna elettorale della sindaca della Capitale Virginia Raggi, in corsa per la rielezione al Campidoglio. Spulciando il registro dei donatori del “Comitato per Virginia” (che si occupa di raccogliere i fondi a sostegno della lista civica della sindaca uscente) ci si imbatte nei nomi di alcune ditte di costruzioni, a partire dalla Ns Costruzioni Srl, che nel mese di luglio ha versato 600 euro nelle casse del Comitato.
La ditta è balzata agli onori della cronaca negli ultimi anni per aver acquistato lo storico Villino Naselli nel quartiere Coppedè, di proprietà di una congregazione di suore: l’edificio stile liberty di Via Ticino, progettato all’inizio degli anni ’30, fu abbattuto nel 2017 per far spazio a una palazzina. L’opera divise gli abitanti del quartiere e fu bollata dal critico d’arte Vittorio Sgarbi come “un orrore”. Il gruppo costruttore provò a respingere le critiche, parlando di “nuovo innesto nel prestigioso quartiere Coppedè, che affonda le radici nel passato guardando al futuro”.
Un altro bonifico da 600 euro è stato effettuato dalla Cuma 6 Srl, azienda che si occupa della costruzione di edifici residenziali e non. Nella lista dei finanziatori del Comitato compaiono poi i nomi di Vincenzo Oreste Lupattelli, titolare della Millennium Immobiliare Snc, con una quota versata di 2.400 euro, e di Vincenzo Bonifati (1.500 euro), presidente del Gruppo Bonifati, attivo da oltre 40 anni nel settore dell’edilizia pubblica, privata e delle grandi opere. Figura tra i donatori, con un versamento di 1.500 euro, anche Maria Palma Del Sole, general manager della Vincenzo Tundo Spa, azienda aggiudicataria dal 2013 del servizio di trasporto scolastico riservato e del servizio a chiamata disabili per Roma Capitale. Così come la società Navona Clama Srl (600 euro), che gestisce il Bar Ristorante “Tre Scalini” in Piazza Navona.
Si aggiungono poi, tra gli altri: Marco Porcellana (imprenditore, candidato all’Assemblea Capitolina nella lista civica Raggi, 1.500 euro); Serena Maria Candigliota (assessora alle Politiche Sociali, Sanitarie e Pari Opportunità presso il Municipio XIII, 600 euro); Pierfrancesco Bruno (l’avvocato che ha assistito la sindaca Raggi nel processo per il caso nomine, 1.200 euro); Veronica Tasciotti (assessora allo Sport, Turismo, Politiche giovanili e Grandi Eventi cittadini, 1.050 euro); Alessandro Bianchi (capolista di Roma Ecologista, già ministro dei Trasporti nel governo Prodi, 750 euro).
Il totale delle donazioni raccolte nel mese di luglio si attesta a 19.200 euro. Fonti del “Comitato per Virginia” fanno inoltre sapere all’Adnkronos che “molte micro-donazioni sono arrivate dai cittadini che hanno partecipato alle cene elettorali”.
Bisogna scorrere l’elenco dei finanziatori pubblicato dal “Comitato M5S per Raggi”, invece, per trovare le donazioni dei parlamentari. A luglio solo 14 eletti hanno dato il loro contributo per sostenere la campagna della Raggi, per un totale di 32.535 euro. Tra questi ci sono: Francesco Silvestri, tesoriere del gruppo 5 Stelle alla Camera, dal quale è arrivato un bonifico di 1.500 euro; la deputata romana Angela Salafia (5mila euro); il deputato Marco Bella (3mila); le deputate Federica Daga e Vittoria Baldino (3mila euro a testa); la senatrice Alessandra Maiorino (3mila) e la collega Giulia Lupo (4mila); il senatore Gianluca Perilli (3mila).
(di Antonio Atte)