(Adnkronos) – In Sicilia “è successo che, coerentemente con quanto accaduto a livello nazionale, anche a livello locale il nostro rapporto con il Pd si è interrotto, non certamente per nostra volontà ma per volontà immediata del Pd dopo la caduta del governo, e ovviamente abbiamo inteso proseguire su questa strada che ci vede da soli a presentare una proposta per i Paese e per la Sicilia che metta al centro le difficoltà degli ultimi e la tutela di chi non arriva a fine mese, un’agenda sociale e verso la transizione ecologica. Al di là della questione delle liste, il presidente Conte ha preso una decisione: conta il fatto che non si può avere il piede in due scarpe, ragionare a Roma in un modo e in Sicilia in un altro era totalmente sbagliato. La coerenza paga sempre nel medio periodo”. Così il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, ospite di Radio Capital.
La differenza tra quella in Sicilia e le alleanze M5S-Pd in altre Regioni e Comuni “è che questa era un’alleanza che stava nascendo, di prospettiva, mentre lì si sta governando a livello locale amministrando insieme alcuni Comuni e Regioni e riteniamo che bisogna mettere davanti all’interesse specifico quello collettivo dei cittadini che devono avere una guida all’interno dell’amministrazione, quindi credo che il rapporto può continuare. In prospettiva, o il Pd si rende conto degli errori che ha compiuto e sta compiendo guardando a un centro troppo spostato verso il centro, o per noi è difficile continuare a reggere un’alleanza con una forza politica che non dà più le risposte che deve dare”.