“A Milano ce l’hanno fregato, non ho dubbi. Siamo al 2,99% quando siamo sempre stati sopra al 3 per tutta la notte e stranamente ci svegliamo così. E un po’ difficile pensare che lo scarto minimo tra il mio nome e la mia lista sia praticamente nullo, quando doveva essere il mio nome a trainare. Secondo me qualcuno non ha voglia di farmi entrare in consiglio comunale. Vediamo se è il caso di richiedere il riconteggio delle schede”. Così Gianluigi Paragone, leader di Italexit ed ex M5S, commenta all’Adnkronos il risultato poco brillante alle elezioni di Milano.
“Ciò detto – prosegue – al debutto è un risultato importante, a Milano superiamo i 5 Stelle senza avere soldi, incarichi, l’appoggio dei giornali – continua – A questo risultato bisogna poi affiancare quello di Roma, dove alle suppletive abbiamo fatto il 4”. Sul consenso raccolto dai no-vax, soprattutto al nord, Paragone spiega: “Noi continuiamo la nostra battaglia contro lo strapotere delle multinazionali rispetto agli Stati. Dentro questa predicazione c’è quello che viene definito no-vax ma anche un mondo di gente che si è vaccinata ma non accetta l’illiberalità del greenpass”.
(di Silvia Mancinelli)