Nell’ambito della ‘mobilitazione generale’ che sta mandando in fibrillazione sia i deputati uscenti che i vari schieramenti politici, vista l’urgenza dettata dall’imminente ‘chiamata’ all’urne, in queste ore sta impazzando ‘l’incontriamoci, parliamone’: una corsa spasmodica all’alleanza, così da poter sperare di venire annoverati all’interno del Parlamento che verrà.
Tra quanti ‘sul mercato’, anche la ministra ex Forza Italia, Maria Stella Gelmini la quale, attraverso Twitter oggi ha scritto che “Ho letto il manifesto di Azione. Europeismo e atlantismo, infrastrutture, Pnrr, industria 4.0, revisione del reddito di cittadinanza. È l’agenda Draghi ed è quello che serve all’Italia. Carlo Calenda io ci sono, vediamoci“.
Un messaggio subito recepito, e con piacere, dal leader di ‘Azione’, che ha risposto: “Con grande piacere“.
Proprio oggi Carlo Calenda, insieme ad Emma Bonino ha presentato il ‘Patto repubblicano di Azione e +Europa’ che, ha tenuto a rimarcare, “Non è aperto a chi ha fatto cadere Draghi, contiene tutti i punti su cui Lega e 5 stelle hanno fatto cadere Draghi. Azione è nata con l’obiettivo di cancellare politicamente i 5 stelle, quindi no a chi ha fatto cadere Draghi e non condivide questo programma”.
Quindi, ha poi tenuto a precisare il lader di ‘Azione’, “Condividiamo i principi dell’agenda Draghi. Ma nessuno la chiami agenda Draghi perché noi ce l’avevamo prima di Draghi. Noi abbiamo sempre sostenuto che i 5 stelle erano populisti, anti atlantisti e anti europeisti. Cosa verificata con la sfiducia al governo Draghi, una scena miserabile“.
Ma Calenda ne ha anche per il partito di Silvio Berlusconi che, a suo dire, “è entrata a pieno titolo nell’area populista e sovranista anti europeista e anti atlantista. Non è un caso che Draghi sia stato fatto cadere da tutti i partiti filo putiniani“.
Ed ancora, “Noi – ha affermato il numeri uno di ‘Azione’ – saremo l’unica lista che può rappresentare i liberali e i liberal democratici. Se poi uno cerca un approccio più socialista c’è il Pd, con cui parlare. Certo. Noi abbiamo sempre teorizzato la maggioranza Ursula, ma Berlusconi è impazzito e si è messo a fare la ruota di scorta di Salvini“.
Infine, concludendo il suo interventi, Calenda ha poi voluto ribadire che “Letta è una persona seria e siamo disponibili a discutere con tutti sulle cose da fare“.
‘Guai’ però solo a nominargli, fra i possibili interlocutori Luigi Di Maio: “Non so di chi si stia parlando, non so di chi si parla, non mi risulta“.
Max