(Adnkronos) – Il campo largo, anzi in questo caso ‘larghissimo’, funziona con le elezioni a Foggia dove la civica Maria Aida Episcopo – sostenuta da una coalizione composta da Pd, Italia Viva, Azione e M5S – è in vantaggio a scrutinio ancora in corso. Non basta invece il fronte ampio a sostegno di Marco Cappato a strappare il seggio simbolo di Monza-Brianza, lo ‘storico’ di Silvio Berlusconi, al centrodestra che elegge senatore l’azzurro Adriano Galliani.
La campagna nel seggio brianzolo era stata animata da un dura polemica del Pd locale che non aveva condiviso la scelta di Elly Schlein di privilegiare l’unità della coalizione con Azione, Avs e M5S su Cappato a fronte della possibilità di candidare un esponente dem del territorio. Tanto che il sindaco Pd, Paolo Pilotto, vincitore alle amministrative a Monza appena un anno fa, nei giorni scorsi aveva fatto sapere che non avrebbe votato alle suppletive. E viene stigmatizzata anche la mancata presenza dei leader per la campagna elettorale: Calenda, Conte e Schlein non si sono fatti vedere. “Sapevamo sarebbe stata una sfida molto difficile, della quale mi sono assunto pienamente la responsabilità, quindi anche della sconfitta”, dice a caldo Cappato.
Insomma, luci e ombre nelle prove di coalizione alternativa al centrodestra, obiettivo dichiarato e ribadito di Elly Schlein. Se i risultati finali confermeranno la vittoria a Foggia potrebbe essere un buon viatico per stringere accordi anche in vista delle amministrative 2024 quando saranno quasi 4000 i comuni al voto. Resta sempre sullo sfondo il dato pesante dell’astensionismo: nella suppletiva di Monza il crollo è stato verticale, ma anche a Foggia c’è un arretramento nonostante, rispetto alla passata tornata, si sia votato in due giorni anziché in uno soltanto.
Quanto alla tornata elettorale nelle province di Trento e Bolzano, il riflesso in chiave nazionale – ed in vista delle elezioni europee- arriva sulle vicende del ‘fu’ Terzo Polo come lo definisce Andrea Marcucci. “Il risultato elettorale del fu Terzo polo in Trentino Alto Adige, è disastroso, sia per Azione che per Italia Viva. Se hanno scelto di diventare irrilevanti, la strada intrapresa è quella giusta. Lista unica o irrilevanza. Pensateci, può essere l’ultima chiamata”, scrive su twitter. Condivide Sandro Gozi: “Unità o irrilevanza. Scegliete. Noi abbiamo scelto da tempo: Renew Europe vuol dire unità”.
Replica Ivan Scalfarotto di Iv: “All’amico Andrea Marcucci dico che le sue considerazioni sul Terzo Polo sono condivisibili. Noi di Italia Viva, pur avendo ottenuto un risultato migliore di Azione a Trento, lo abbiamo sempre pensato e per questo abbiamo dato a Carlo la nostra disponibilità per correre insieme alle europee: il problema è la volontà di Calenda, non di Italia Viva”.
Domani ci sarà un nuovo capitolo del tumultuoso rapporto tra Azione Iv. Dopo il divorzio al Senato la scorsa settimana con il cambio del nome al gruppo – voluto da Renzi e contestato da Calenda – il presidente Ignazio La Russa vedrà il renziano Enrico Borghi e Mariastella Gelmini di Azione per “un componimento amichevole prima di dover operare per quanto di sua competenza”, spiegava nei giorni scorsi il portavoce di La Russa, Emiliano Arrigo. Ma a sentire Iv di ‘amichevole’ non c’è molto: “Per noi -dicono i renziani – si tratta di un passaggio formale ma la decisione è presa. Azione non ha modo di ribaltare quanto deciso dal gruppo a maggioranza. L’unico strumento che ha Calenda è il ricorso al Tar, non ha altri appigli”.
“Grande gioia per la vittoria di Maria Aida Episcopo e della nostra coalizione, Foggia rialza la testa dopo sette anni di malgoverno e lo scioglimento per mafia. È a dimostrazione che uniti si vince, l’alternativa alla destra c’è. Il partito democratico ci ha creduto dall’inizio e lavorerà ancora più convintamente in questa direzione. Da oggi Foggia può scrivere una pagina di futura diversa”. Lo afferma la segretaria del Pd Elly Schlein che ha sentito la nuova sindaca di Foggia al telefono.
“Foggia si è data ‘una mossa’! La vittoria di Maria Aida Episcopo mi riempie di orgoglio. Il nostro trionfo di oggi è un sonoro schiaffo dei cittadini alle infiltrazioni mafiose che hanno portato allo scioglimento del Comune, prima amministrato dal centrodestra. Maria Aida è una persona competente e appassionata, pronta a difendere la città con le unghie e con i denti. Con lei Foggia è dalla parte giusta: quella che il M5S non ha mai abbandonato in questi anni. Perché mentre altri si piegavano alla criminalità e alla corruzione, i miei governi e il M5S portavano a Foggia i presidi dello Stato, a partire dalla direzione investigativa antimafia”. Lo scrive il leader del M5S, Giuseppe Conte sui suoi social.
“Ora con i foggiani lanciamo un forte messaggio che travalica i confini della Puglia, i confini della terra dove sono nato e cresciuto. Si può alzare la testa, si possono cambiare le cose: Foggia è qui a dimostrarcelo”, conclude Conte.