La Germania rimane un affare nelle mani della Cdu anche dopo le elezioni europee, anche se mai come questa volta il partito di Angela Merkel ha mostrato segni di cedimento. Sono cresciuti infatti sia i Verdi, che sono la seconda forza, che i populisti di destra dellAfd, anche se non sono stati toccati i numeri stimati alla vigilia. Cade invece lSpd. In base alle proiezioni, quindi, in testa la Cdu, con lalleata bavarese Csu grazie al 28,1%; la Spd appare decimata, raggiungendo il 15,5% e perdendo quasi 12 punti percentuali; i Verdi ottengono il 20,8 e raddoppiano il risultato di cinque anni fa, risultando il secondo partito; la Linke avrebbe il 5,5%, lAfd si attesterebbe al 10,9%, e i liberali della Fdp sarebbero al 5,4%.
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LEuropa piace e molto agli elettori tedeschi. I dati dellaffluenza mostrano cifre record, si parla del 60% che rappresenta un inedito per la Germania unita. Come da exit poll e proiezioni la coalizione Cdu-Csu è più debole ma rimane il primo partito: ad ogni modo il ruolo della Merkel come cancelliera non sembra ancora in discussione. Molto male va invece lSpd, che perde la storica “roccaforte” di Brema e cede il passo addirittura ai Verdi, che sono invece in grande crescita. “Adesso cambiamo insieme questa Europa”, ha commentato la co-leader Annalena Baerbock. Lelettorato si è schierato “per la protezione del clima, per la democrazia, contro il populismo e per i diritti delluomo”.
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Dopo lincredibile débacle dellSpd, la leader Annegret Kramp-Karrenbauer ha ammesso la sconfitta: “Non abbiamo dato le risposte che i cittadini si aspettavano”. Andrea Nahles ha commentato: “I risultati che abbiamo avuto sono estremamente deludenti”, ha affermato la leader, che perde Brema per la prima volta nella storia del partito. “Da domani nessuno può fare finta di niente. Quella di oggi è più di una sconfitta: adesso è in gioco lesistenza politica della Spd. Tutto e tutti sono sul banco degli imputati” ha detto invece lex vertice della Spd Sigmar Gabriel.
Aggiornamento ore 10.30
