(Adnkronos) – L’ultimo sondaggio riservato recapitato oggi al Nazareno, apprende l’Adnkronos, vede il Pd primo partito sopra Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni e gli alleati – potenziali – tutti in crescita in vista delle elezioni politiche 2022 del 25 settembre. Nonostante la settimana turbolenta. Per non parlare delle ultime ore. Numeri alla mano oggi il segretario dem ha messo i leader – visti in giornata – davanti a una scelta: andare uniti e provare a vincere o andare divisi e assegnare una vittoria praticamente a tavolino alla destra.
“La politica non è testimonianza”, mette in chiaro Letta, instancabile tessitore e federatore di un’alleanza complicata. E sulle tensioni via social richiama tutti alla responsabilità: “Basta dare spettacolo al Paese in questo modo”.
Nel versante ‘sinistro’ della coalizione il messaggio sembra trovare orecchie attente. “I Verdi hanno già detto si. Domani l’assemblea nazionale di Sinistra italiana dovrà decidere. Ma “c’è ottimismo sulla possibilità di un accordo”, dicono dal Nazareno. Dopo la decisione di Si dovrebbe esserci un nuovo incontro, annunciato per la serata di oggi ma che sarà domani dopo le determinazioni del partito guidato da Nicola Fratoianni.
Ancora non è sciolto invece il nodo con Azione di Carlo Calenda. Oggi il faccia a faccia di due ore nella sede dell’Arel alla presenza anche de segretario di Più Europa, Benedetto Della Vedova.
Bocche cucite dai centristi ma, da quello che viene riferito, Calenda avrebbe chiesto rassicurazioni sui punti programmatici concordati con Letta. “Non puoi stringere un patto con la sinistra uguale e contrario”, sarebbe stato il ragionamento del leader di Azione.
Niente del genere, ribattono i dem. Il patto con Calenda è già un impianto di inclusione largo nei contenuti. Sulla politica estera la linea del Pd è molto chiara e non cambia, anzi “noi siamo stati i più fermi e coerenti sulla crisi Ucraina e anche sulla partita del gas su cui invece Calenda semmai ha avuto qualche esitazione”.
Ma nel documento sottoscritto con Azione e Più Europa sono contenuti anche quei temi di attenzione alla crisi sociale condivisi anche dai rossoverdi, dal salario minimo al taglio del cuneo fiscale per dare più soldi in busta paga ai lavoratori.
Intanto tra i dem la giornata di ‘passione’ con lo scontro in diretta social tra i potenziali alleati fa dire a più di uno di mollare tutti e andare soli, rilanciando la vocazione maggioritaria. Tentazioni che però non sono condivise da Letta. “Siamo la lista più forte ma non abbiamo questa tentazione”, il ragionamento del federatore. Almeno fino a quando sarà possibile. Il tempo sta per scadere. “L’intenzione è chiudere entro domani tutto il quadro. Il tempo sta scadendo”, puntualizza il Nazareno.