(Adnkronos) – Sono tanti i candidati ed eletti di Camera e Senato, ‘in attesa di giudizio’. Il loro ingresso in Parlamento, infatti, è appeso ai riconteggi a seguito di alcuni errori di calcolo riguardo la lista degli eletti e l’attribuzione dei seggi. Errori che hanno fatto scattare il cosiddetto flipper (vero incubo del Rosatellum per chi non correva in seggi blindati) e potrebbero alla fine restare fuori anche se dati ‘dentro’ o esser ripescati. Per capire che fine faranno ‘color che son sospesi’ bisognerà aspettare la prossima settimana, mercoledì, giovedì al massimo, quando è prevista la proclamazione ufficiale dopo la verifica dei verbali di ogni sezione elettorale da parte delle Corti d’Appello competenti e della Cassazione, che dovrà mettere il ‘timbro’ finale.
Benedetto Della Vedova, segretario nazionale di ‘Più Europa’, spiega all’Adnkronos, i vari passaggi che porteranno alla risoluzione del rebus conteggio: ”Noi abbiamo chiesto che le cancellerie delle Corti d’appello competenti in ogni Regione effettuassero con scrupolo tutte le operazioni previste e non si basassero sui dati del Viminale”.
”Vogliamo che sia fatto un controllo specifico sulla congruenza dei verbali. Faranno il loro conteggio autonomo e poi vediamo cosa succede… Abbiamo semplicemente segnalato che per ‘Più Europa’ i 5-6 centesimi di punto percentuali sono decisivi per essere presenti in Parlamento. Ora -spiega Della Vedova- siamo in attesa dei dati della Cassazione, che sono gli unici a fare fede”. In queste ore le Corti d’Appello stanno verificando, Regione per Regione, i verbali di tutte le sezioni elettorali: poi saranno inviati alla Cassazione che farà tutti i passaggi necessari per la vidimazione e la proclamazione ufficiale.