Home ATTUALITÀ Elezioni 2022, Calenda: “E’ economia di guerra, serve scostamento bilancio”

    Elezioni 2022, Calenda: “E’ economia di guerra, serve scostamento bilancio”

    (Adnkronos) – “Sono venti giorni che chiedo di fermare la campagna elettorale e proporre a Draghi uno scostamento di bilancio, in cambio però della riduzione delle promesse impossibili perché altrimenti i mercati si spaventano. Questa è una situazione di economia di guerra e noi dobbiamo intervenire appiattendo le bollette anche perché Salvini e Putin, separatamente, stanno dicendo la stessa cosa: ‘o ci levate le sanzioni o vi mandiamo a gambe all’aria’”. Lo ha detto a Radio anch’io il leader di Azione, Carlo Calenda. 

    “E’ diventata una situazione di natura geopolitica, se vogliamo mantenere un sostegno per la questione ucraina dobbiamo mandare gli aumenti delle bollette a zero – ribadisce -, fare come i francesi, solo che loro hanno un governo in carica, noi dimissionario grazie a Salvini, Conte e Berlusconi. Per questo dico che le forze politiche devono incontrarsi e dare a Draghi il pieno appoggio sullo scostamento di bilancio. Se non lo facciamo, perderemo il posizionamento geopolitico dell’Italia a favore dell’Ucraina”. 

    “Questa non è una campagna normale, siamo con un governo sfiduciato in tempi di guerra con i tassi che stanno schizzando al rialzo e qui sembra che sia una partita a racchettoni tra Letta e la Meloni. Letta farà la sua campagna elettorale, le posizioni della Meloni sono completamente diverse dalle nostre: sia la coalizione di destra, che ha contraddizioni all’interno talmente gigantesche che governa sei mesi, perché la Bce oggi ha un programma molto più condizionato e ci lascia in mutande se non gestiamo bene il Pnrr, la coalizione di sinistra non potrebbe votare il sostegno all’Ucraina, fare un rigassificatore, un termovalorizzatore”, continua Calenda. 

    “Non mi piace la larga coalizione a prescindere – spiega – ma siamo in una condizioni in cui le due coalizioni di destra e sinistra sono condizionate dalle estreme e qui abbiamo davanti pericoli giganteschi, come la distruzione del tessuto imprenditoriale”.