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Election day ‘complicato’, il premier  ed il comitato valutano di accorpare il referendum ai ballottaggi

Fino ad una settimana si dava quasi per scontato l’inserimento del referendum all’interno della tornata elettorale relativa alle regionali ed alle amministrative, previste per il primo week end di settembre. Poi, come per incanto, dell’Election Day non se ne è più parlato.

Così stamane quelli del comitato promotore hanno incontrato il premier proprio per cercare di sensibilizzarlo di sbrigare tutte e tre le votazioni in un solo colpo

Cangini: “Conte ne parlerà con la maggioranza”

All’uscita dell’incontro, rispetto alla richiesta esternata, dal Comitato hanno lasciato trasparire un cauto ottimismo, il premier, ha raccontato Andrea Cangini, Ha detto che si prenderà un surplus di riflessione con i partiti della maggioranza. Noi abbiamo illustrato anche i pareri di tanti costituzionalisti secondo cui non si possono abbinare due voti di natura diversa. La legge sull’election day, infatti, prevede tutti gli accorpamenti possibili ma non quello con un voto sulla Costituzione che ha un rango e una logica diversa”.

Cangini: “Tra le opzioni: accorparlo ai ballottaggi”

Tuttavia, ha poi aggiunto Cangini, si è anche parlato di varie opzioni, come quella eventualmente di “accorpare il referendum ai ballottaggi, il male minore”. Questo perché, prosegue il membro del Comitato promotore, “con l’Election Day non solo avresti un’alterazione del risultato del referendum ma anche della partecipazione. E sappiamo, perché conosciamo il sistema, che si parlerebbe solo delle regionali e affatto del referendum. Mentre vorremmo almeno poter informare il Paese sul taglio del numero dei parlamentari e il ruolo del Parlamento. Un’azione di buonsenso nei confronti della collettività”.

Max