E’ durata meno di mezz’ora la discussione davanti al tribunale del Riesame di Milano per discutere dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla procura di Pavia nei confronti di Shmuel Peleg, il nonno materno del piccolo Eitan Biran, unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone. I legali dell’uomo che vive in Israele, gli avvocati Paolo Sevesi e Sara Carsaniga, hanno discusso sulla qualificazione giuridica, ossia hanno contestato il reato sostenendo che la zia materna Aya, in quanto tutrice “è un gestore patrimoniale, ma non ha diritto di custodia”.
I tre giudici si sono riservati e la decisione è attesa entro lunedì 22 novembre. Domani, invece, scadono i termini del ricorso contro l’appello in corso in Israele, è l’ultimo atto della vicenda per decidere se il bambino debba rientrare in Italia in base alla Convenzione dell’Aja. I primi due gradi di giudizio hanno dato ragione alla zia paterna.