Un finale a lieto fine, con la scena di un bimbetto spaurito il quale, sotto un cappellino e fasciato da un giaccone blu, dopo aver sceso gli scalini di un aereo appena atterrato all’aeroporto bergamasco di Orio al Serio, in una gelida sera di dicembre, sale a bordo di un’auto della polizia per poi sparire nella nebbia della notte.
Quel bimbetto sorridente e confuso è Eitan Biran, l’unico superstite di una tragedia sciagurata che, nel crollo della funivia del Mottarone, è divenuto orfano di padre e di madre.
Come è ormai noto, il bimbo (in quanto cittadino e residente in Italia), era stato letteralmente ‘rapito’ dal nonno il quale – godendo evidentemente di ‘importanti complicità’ – è appositamente venuto in Italia per portarselo via, in Israele, dove vivono i suoi parenti.
A dare notizia dell’imminente ritorno a ‘casa’ di Eitan, sono stati i legali della famiglia (avv. Grazia Cesaro dello Studio Legale Cesaro, e Cristina Pagni dello Withers Studio Legale, che assistono Aya, la zia del bambino), i quali hanno convocato la stampa annunciando: ”Siamo lieti di confermare che il 3 dicembre con un volo in tarda serata da Tel Aviv il piccolo Eitan è rientrato in Italia in sicurezza e stabilmente”.
Max