Quello che si aspetta la Banca Centrale Europea in merito al rientro npl è che tra i due e i sette anni i crediti possano esser coperti riportando una situazione di rientro adeguato.
La Bce si aspetta che le banche coprano i futuri crediti deteriorati in un periodo compreso fra due anni (per quelli non garantiti) a sette anni per quelli garantiti.
E quanto si apprende dalla legge nell’addendum alle linee guida della Vigilanza bancaria di Francoforte, che specifica come si tratti di disposizioni “non vincolanti” che si applicheranno sugli Npl che emergeranno a partire dal primo aprile 2018. La Vigilanza bancaria che fa capo alla Bce “discuterà con le singole banche gli eventuali scostamenti dalle aspettative sugli accantonamenti prudenziali indicate nell’addendum”. Lo comunica la Bce, che “a conclusione del dialogo di vigilanza, tenendo conto della situazione specifica di ogni banca, deciderà “caso per caso, se e quali misure di vigilanza siano appropriate. I risultati di questo dialogo saranno integrati, per la prima volta, nel processo di revisione e valutazione prudenziale”, lo ’Srep’ del 2021.