Era un po’ come la ‘pietra filosofale’: un super computer capace di districarsi da calcoli impossibili in una manciata di minuti. Ebbene, è accaduto: il ‘pc quantistico’ da oggi non è più leggenda ma realtà. A compiere l’impresa un team di prim’ordine che vede il fisico John Martinis, di Google e dell’Università della California a Santa Barbara, con la collaborazione della California Institute of Technology (Caltech) , della Nasa e, sul versante europeo, l’università di Aachen ed il Centro Jülich (Germania).
Pensate che il super computer è riuscito a risolvere in soli 3 minuti una complicata operazione che, se invece affidata ad un normale pc, ci sarebbero voluti ben 10mila anni!
La notizia, pubblicata anche da ‘Nature’, è stata salutata con grande entusiasmo in tutti gli atenei di studio e ricerca del mondo. Augusto Smerzi, in forza all’Istituto Nazionale di Ottica del CNR ha parlato di “un passo significativo verso la cosiddetta supremazia quantistica, ossia della capacità di questi computer di svolgere un compito che a un computer tradizionale richiederebbe un tempo lunghissimo, che può anche andare oltre l’età conosciuta dell’universo. Il risultato è di fondamentale importanza – ha quindi aggiunto l’esperto italiano – per la prima volta dimostra che un dispositivo quantistico può effettuare operazioni in tempi significativamente più brevi di quanto possano fare i computer tradizionali più potenti attualmente a disposizione”
Per provare le effettive capacità di questo computer quantistico (chiamato ‘Sycamore’), che sfrutta le ‘particolari’ proprietà degli atomi, per aumentare le capacità di calcolo, il team di ricercatori ha appositamente sviluppato una sorta di gioco matematico che, soltanto grazie ad un processore da 53 qubit, è riuscito a risolvere in tre minuti.
Un enorme passo avanti nella realizzazione dell’agognato computer quantistico, per la cui realizzazione l’Europa ha stanziato qualcosa come un miliardo di euro. L’obiettivo è di riuscire a creare ‘la macchina perfetta’ entro 10 anni, anche con la partecipazione del nostro Paese non sono ancora una realtà, attraverso il Cnr.
Nel mare di consensi e congratulazioni, si distingue l’Ibm, che aveva già raggiunto l’impresa realizzando ‘Summit’, un mega computer (grande come un campo di basket), che a loro dire, a differenza dei 10mila anni calcolati, avrebbe invece potuto risolve il complicato calcolo in due giorni.
Max
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