Il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, sostiene che questa vittoria non è una rivincita solo per la città ma per tutto il Sud: Non stiamo più a pietire, ma a dare un contributo su come la cultura possa trasformare un territorio. Non era un esito scontato, ma l’abbiamo raggiunto grazie al lavoro di tutti”.
Il risultato è stato di sette preferenze su tredici per Matera. Ha dichiarato il ministro: questa è la strada virtuosa da percorrere, con progetti finalmente pensati a lungo termine”. Il presidente Green ha sottolineato: “Le sei città hanno instaurato ottimi rapporti tra di loro e anche con le candidate della Bulgaria, in un modo eccellente, come non si era mai verificato prima”. I criteri a cui ha dovuto rispondere Matera per vincere sono stati: una buona governance, la partecipazione attiva dei cittadini, una spiccata creatività delle iniziative in programma, la dimensione europea e duratura del progetto, la valorizzazione della diversità culturale dei Paesi membri e l’esaltazione degli aspetti comuni. È stato raggiunto questo risultato grazie alla partecipazione attiva di tutti i cittadini che si sono impegnati in un progetto per la rivalutazione della Basilicata, ma anche di tutta lItalia. La città dei Sassi verrà così ricordata e resterà nella storia della cultura del XXI secolo.
Il presidente dellAnci Fassino: L’attribuzione a Matera del titolo di Capitale Europea della Cultura 2019 è un giusto riconoscimento al forte investimento culturale che da anni la città persegue. Un bel segnale per l’Italia e per il Mezzogiorno.
Le altre città italiane candidate erano: Cagliari, Lecce, Perugia-Assisi, Siena e Ravenna alle quali, il presidente Green, dice di non smettere di lavorare.