Le condizioni generali del paziente “sono lievemente peggiorate”. Lo hanno affermato i medici dello Spallanzani rendendo noto l’ultimo bollettino clinico sul medico di Emergency, ricoverato all’Istituto dopo aver contratto il virus in Sierra Leone. Continua a presentare “febbre elevata, profonda spossatezza ed esantema cutaneo diffuso”. Il medico “ha ricevuto nel pomeriggio di ieri la seconda infusione di plasma di convalescente arrivato dalla Germania, senza nessuna reazione avversa”. E’ stata forse la notte più difficile per il medico siciliano, quella fra sabato e domenica, ricoverato allo Spallanzani: la febbre è rimasta alta ed è stazionario ma è ancora in prognosi riservata. I visi dei medici non nascondono la preoccupazione e le stesse poche parole fuori bollettino medico di Giuseppe Ippolito, il direttore scientifico della struttura, fanno capire la tensione e la concentrazione dei sanitari. Persistono i disturbi gastrointestinali, la febbre elevata, la profonda spossatezza e l’esantema cutaneo diffuso, cosi’ come cita il bollettino. Ma ci sono anche segni positivi: è autosufficiente, risponde a tono alle domande poste e riesce a camminate autonomamente nella stanza. Il medico di Emergency “ha ben tollerato il terzo trattamento sperimentale, cioè il farmaco che agisce sulla risposta immunitaria” e ora le speranze sono riposte in un ulteriore trattamento con plasma di un convalescente, arrivato questa volta dalla Germania.